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Nel più lontano passato, molto prima che l’uomo facesse la sua comparsa sulla terra, un albero gigantesco s’innalzava fino al cielo. Asse dell’universo, attraversava i tre mondi. Le sue radici affondavano negli abissi sotterranei, i suoi rami arrivavano all’empireo”: fin dall’antichità gli alberi sono stati al centro di un affascinante sistema di miti e leggende, e in questo sorprendente saggio Jacques Brosse ricostruisce i fattori storici e culturali che nei secoli hanno portato le piante a essere considerate le manifestazioni per eccellenza della divinità. Dal grandioso mito dell’Albero cosmico che collegava gli inferi e il cielo al culto delle querce tra i Greci e i Romani, dal giardino dell’Eden nel cristianesimo al fico sacro sotto il quale il Buddha giunse all’illuminazione, l’autore ci restituisce il fascino di un mondo oggi in gran parte dimenticato e illumina la profondità di una saggezza plurimillenaria che, fondandosi su un’incredibile conoscenza delle piante, seppe armonizzare le attività umane con gli equilibri e i ritmi della natura.
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Mi è molto piaciuto. Certo la lettura dovrebbe essere preceduta da, almeno, un'infarinatura di storia delle religioni e mitologia. L'autore raccoglie qui, tutto ciò che riguarda quelle discipline legate al culto dell'albero e, spesso, comparandoli. Consigliato!
Ho deciso di leggere il libro di Brosse, consigliatomi da una cara amica, che mi aveva detto "ti piacerà davvero tanto". Non soltanto mi è piaciuto ma è diventato un compagno di cammino. Lavorando come Guida Ambientale Escursionistica, ho trovato in queste pagine notizie e aneddoti davvero interessanti... camminare nel bosco, cercando le proprie radici. Ecco quello che mi ha trasmesso questo libro
Davvero interessante per chi ama gli alberi e la mitologia. Forse una persona che fa ricerca apprezzerebbe un corredo di fonti ancora più ricco, ma il testo è in ogni Casio apprezzabile e di gradevole lettura.
Recensioni
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scheda di Comba, E., L'Indice 1991, n. 7
In quasi tutte le religioni del passato si trovano tracce più o meno evidenti della sacralità e del culto rivolto ad alcune specie di alberi. Particolarmente diffusa è poi la concezione dell'Albero cosmico, inteso come il pilastro centrale, l'asse attorno a cui ruota e su cui poggia tutto l'universo: nelle più varie tradizioni mitologiche troviamo che gli alberi costituiscono gli strumenti privilegiati per mezzo dei quali è possibile stabilire una comunicazione fra i diversi piani del cosmo (mondo sotterraneo, mondo terrestre e cielo), e una delle più diffuse forme attraverso le quali può manifestarsi la presenza divina. Partendo da queste premesse, il volume di Brosse fornisce al lettore una vastissima panoramica, che dalle cerimonie sciamaniche siberiane conduce ai culti arborei degli antichi germani, al ruolo degli alberi nel mondo greco e nell'India antica. Nell'ultimo capitolo, l'autore osserva come il trionfo del cristianesimo alla fine del mondo antico abbia determinato la scomparsa e l'estirpazione violenta dei culti arborei precedenti. Il nuovo monoteismo dogmatico e intollerante impone la venerazione di un solo albero: quello squadrato sul quale era morto il Redentore. Oggi gli uomini divengono sempre più consapevoli delle gravissime conseguenze della deforestazione e del disboscamento di gran parte del mondo abitato: in questa situazione una riflessione sull'equilibrio e l'armonia che le antiche civiltà erano riuscite a stabilire tra il mondo umano e quello vegetale si rivela di insospettata attualità e di grande importanza per la sopravvivenza stessa dell'umanità.
La distruzione dei boschi e delle foreste del pianeta non comporta soltanto gravi danni ecologici. Spesso si dimentica che con gli alberi scompare anche un prezioso patrimonio culturale dell'umanità.In passato le piante venivano considerate la manifestazione più immediata e concreta della divinità: a esse gli uomini si rivolgevano per chiedere protezione e conforto, intorno alle piante fiorivano miti straordinari, a ciascuna specie, a ogni albero, venivano attribuite virtù e funzioni particolari. Jacques Brosse ha ricostruito questo mondo perduto, raccogliendo racconti e tradizioni dalla mitologia egizia, semitica, cretese, indiana, greca, latina, germanica, celtica. Una piccola ma esauriente enciclopedia dei miti legati alle diverse piante: quercia, pino, frassino, betulla, noce, cipresso, fico, ulivo, melo, vite
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