"Il cielo non ha confini per quelli che non hanno paura di sé stessi"
«Guenassia fa rivivere il romanzo alla Dumas e si dimostra un grande avventuriero della narrativa» – Télérama
«Una palpitante odissea sulle tracce di un Indiana Jones dei nostri giorni» – Le Soir
«Guenassia si conferma maestro nel dare vita a grandi romanzi d'avventura, scorrevoli e dal ritmo incredibilmente incalzante» – L'Express
"Ci sono un numero infinito di verità. Perfettamente identiche e tutte sullo stesso piano. Ce n'è una palpabile e concreta, cui ci si possa aggrappare? Ne dubito. È la sola cosa di cui sono sicuro, ormai."
«A chi mi domanda la ragione dei miei viaggi, rispondo che so bene da cosa fuggo, e non cosa cerco.» Con questa famosissima frase di Montaigne si conclude la storia di Thomas Larch, inglese in India e indiano in Inghilterra, Signor Nessuno sfiorato da fama planetaria, ingenuo e sincero, istintivo e spigoloso: un protagonista come solo Jean-Michel Guenassia ne sa raccontare intessendo le vicende individuali nella trama della Storia. Bambino e adolescente sensibile e introverso, Thomas sembra condannato a perdere tutte le persone che gli sono care: la donna che l'ha cresciuto, la madre, il primo amore, gli amici, mentre il rapporto con il padre s'incrina fino a spezzarsi. Appena l'età glielo permette fugge di casa per arruolarsi nei Royal Marines: quindici anni di teatri di guerra, dall'Irlanda del Nord all'Iraq, dove inciampa continuamente nella morte e sempre sopravvive, al punto da diventare un caso mediatico. A un soffio dalla ricchezza e dal potere, nella sua innocenza di eterno idealista Thomas sceglie di restare se stesso, e perciò perde di nuovo tutto. È a questo punto che accetta l'incarico di cercare una persona scomparsa in India: proprio là, dove tutto è cominciato e dove tutto, in un finale mozzafiato, può ricominciare. «Una lunga vita da idealista» è l'ennesima prova esemplare di un «grande avventuriero della narrativa».)
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