Roberto "Freak" Antoni ha cominciato la sua carriera musicale nella Bologna del ’77, quella del ‘movimento’ che riempì la città di fermenti creativi in ebollizione. Fondò gli Skiantos inventandosi testi stralunati che rileggevano la realtà giovanile sotto la lente spiazzante del rock demenziale (di cui la band bolognese ha coniato la definizione), in un linguaggio mutuato dallo slang giovanile.
Band anticonformista anche nei confronti del suo stesso pubblico: «Fate largo all’avanguardia/ siete un pubblico di merda/ tu gli dai la stessa storia/ tanto lui non ci ha memoria», urlava Freak al microfono cavalcando l’onda situazionista di quel periodo.
Molto amico di Andrea Pazienza (con cui ha condiviso anche la passione per le sostanze stupefacenti), ha attraversato la scena discografica lungo “35 anni di grandi insuccessi”, firmando 14 album con gli Skiantos, che ha lasciato poco prima di morire per il progetto solista con la pianista e compagna di vita Alessandra Mostacci
Ha realizzato nove libri (i suoi noir sono pubblicati da Mimesis) e ha collaborato con riviste importanti di quegli anni come Frigidaire.
Tra i suoi pseudonimi: Astro Vitelli e Beppe Starnazza, suoi alter ego musicali.
Ha lavorato anche nel cinema con i cameo in “Paz!” e “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.
Sotto: Antoni con la compagna Alessandra Mostacci.