Scrittore statunitense. Entrato appena ventenne nella redazione del «New Yorker», vi pubblicò poesie (raccolte poi in Pali del telefono, The telephone poles, 1963) e racconti (La stessa porta, The same door, 1959) che della rivista newyorchese hanno la cifra stilistica: il nitido funambolismo verbale, i toni dell’ironia e della nostalgia. Il romanzo breve Festa all’ospizio (The poorhouse fair, 1959) e i felicissimi racconti di Le piume del piccione (Pigeon feathers, 1962) rivelano gli sviluppi di una scrittura personale, delicata e nervosa, tesa a rappresentare le lacerazioni del quotidiano, le epifanie dello sguardo infantile, le trasparenze della memoria.
Frattanto, in Corri Coniglio (Rabbit run, 1960 - tradotto da Bruno Oddera per Mondadori nel 1961), il suo romanzo più incisivo, Updike si faceva cronista dell’America dei consumi e dei suoi vuoti ideologici senza rinunciare alla sottigliezza del proprio strumento espressivo. Il suo eroe, già campione di pallacanestro, fugge con improvvisa decisione dalle angosce di una falsa maturità verso il recupero della giovinezza e del sogno collettivo. Nel gesto di Coniglio si riconobbe un’intera generazione, divisa tra la rassegnazione e la rivolta anarchica. Dal romanzo è stato tratto un film omonimo nel 1970 con la regia di Jack Smight e James Caan nel ruolo del protagonista.
Dopo l’interludio de Il Centauro (The centaur, 1963, sempre tradotto da Oddera per Mondadori nel 1964 e ripubblicato da Einaudi nel 2014, vincitore del Book Award 1964), nel quale il motivo autobiografico del rapporto con il padre insegnante si richiama al mito di Chirone, lo scrittore riprese la sua cronaca dell’America secolarizzata in Coppie (Couples, 1968 - edito da Feltrinelli nel 1969 e tradotto da Attilio Veraldi): nell’effimero gioco profano dello scambio di persona tra i coniugi di un falso paradiso suburbano sembra compiersi un’ignara o perversa ricerca del sacro. Il clamoroso successo del romanzo diede a Updike l’ambigua fama di cronista del nuovo costume sessuale. Iniziò allora la riflessione sul destino dello scrittore contemporaneo in Bech. Lo scrittore alla moda (Bech: a book, 1970 - edito da Feltrinelli nel 1971 e sempre tradotto da Veraldi)), stancamente ripresa in Su e giù per il mondo (Bech is back, 1982).
Se Un mese di domeniche (A month of sundays, 1979) riprende il tema del rapporto tra eros pervertito e divino, Torna Coniglio (Rabbit redux, 1971 - edito da Feltrinelli inizialmente con il titolo Il ritorno di Coniglio nel 1972) e Sei ricco, Coniglio (Rabbit is rich, 1981, premio Pulitzer - edito da Rizzoli nel 1983 con traduzione di Stefania Bertola) continuano la saga dell’eroe di Updike, che si concluderà con Riposa Coniglio (Rabbit at rest, 1991).
Le streghe di Eastwick (The witches of Eastwick, 1984 - tradotto in Italia dalla scrittrice Stefania Bertola e pubblicato nel 1986 da Rizzoli) è invece una maliziosa favola moderna, tra romanzo gotico e commedia. Famosissimo il film tratto dal romanzo nel 1987, per la regia di George Miller, con Jack Nicholson, Cher, Susan Sarandon, Michelle Pfeiffer.
Tra le opere successive, S. (1988), Autocoscienza (Self-consciousness, 1989), una raccolta di scritti a carattere autobiografico, il romanzo Brasile (Brazil, 1994), il volume di racconti Fratello cicala (The afterlife and other stories, 1994), l’originale e raffinato «seguito» dell’Amleto shakespeariano Una storia in Danimarca (Gertrude and Claudius, 2000) e il discusso romanzo Terrorista (Terrorist, 2006).
I suoi libri sono ora editi in Italia da Guanda ed Einaudi.
fonti: Enciclopedia della Letteratura, Garzanti 2007; Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche - Catalogo SBN; IMDB