Carlo Betocchi è stato un poeta italiano. Cresciuto nell’ambito della cultura fiorentina (fondò, tra l’altro, a Firenze nel 1928, con P. Bargellini, il periodico cattolico «Il Frontespizio»), pubblicò diverse raccolte di poesie: in Realtà vince il sogno (1932), Altre poesie (1939), Notizie di prosa e poesie (1947), Un ponte nella pianura (1953), Poesie (1955, premio Viareggio), fino a L’estate di San Martino (1961), la sua raccolta più nota, l’ansia di illuminazione religiosa s’incontra con una tenace volontà di concretezza e di accettazione della realtà, senza tuttavia rinunciare a un residuo visionario espresso dal colorismo denso delle immagini. In seguito, da Un passo, un altro passo (1967), Prime e ultimissime (1974) fino alle Poesie del sabato (1980), la forma poetica assume sempre più i toni del diario; immagini e stati d’animo si restringono, i luoghi si ripetono, la prospettiva luminosa e fidente s’incrina aprendosi al turbamento e accogliendo con ansia inquieta il sentimento della fragilità, dell’incertezza, della impossibile pacificazione di fronte al dolore della vita. Nelle ultime raccolte, anche in seguito a gravi eventi personali, si accentuò una più amara e dubbiosa visione del mondo.