Ngugi wa Thiong'go è un autore keniano, che ha scritto sia in lingua inlgese che in Gikuyu (una delle cinque lingue del sottogruppo Thagichu delle ingue Bantu, diffusa tra Kenya e Tanzania), utilizzando anche lo pseudonimo James Ngugi.
È considerato è lo scrittore più importante dell’Africa orientale e si colloca tra i classici africani a fianco dei nigeriani Soyinka e Achebe, con cui condivide la vasta risonanza internazionale.
I suoi lavori comprendono romanzi, racconti, testi per il teatro e saggi, nonché alcune opere di narrativa per ragazzi.
È il fondatore e l'editore del Gikuyu-language periodico, Mutiiri.
Ngugi ha scelto l'esilio volontario dopo aver trascorso un periodo in carcere per motivi politici nel 1977; vivendo negli Stati Uniti ha insegnato alla Yale University per alcuni anni, poi alla New York University e alla University of California, Irvine.
Nel 1975 in Italia viene pubblicato da Jaca Book il romanzo Se ne andranno le nuvole devastratrici (Weep Not, Child). Un chicco di grano, la sua opera forse più celebre, è pubblicata in inglese nel 1967 (A Grain of Wheat), e in prima edizione italiana presso Jaca Book nel 1978. È è una cruda analisi degli smarrimenti e delle divisioni del Kenya indipendente. Il romanzo ruota attorno ai festeggiamenti del giorno stesso dell’Indipendenza, un perno intorno a cui si avvitano, in un incastro di passato, presente e futuro, le storie dei vari personaggi, tutti nativi dello stesso villaggio. Un intreccio complesso, con emozioni da libro giallo, con una conclusione imprevedibile, comunica debolezze e problemi di un’indipendenza segnata con il marchio di una umanità che tenta di farsi largo fra ideologie e violenza, spesso senza riuscirci. Una critica radicale esprime una frattura tra intellettuali e potere, tuttavia elevandosi sopra il contesto storico, per toccare quei drammi umani che diventano più palpabili nei momenti di passaggio e di trasformazione.
Nel 1979 sempre Jaca Book pubblica Petali di sangue (Petals of Blood).
Del 2000 in saggio edito da Meltemi Spostare il centro del mondo: la lotta per le liberta culturali (Moving the Centre).