"Regista scozzese. Nipote di E. Pressburger, proprio al celebre nonno dedica una biografia acclamata che volge in documentario (The Making of an Englishman, La storia di un inglese, 1995) apprezzato dalla critica, il primo di una serie di ritratti di personalità eccentriche del cinema (come D. Cammell al centro di Donald Cammell: The Ultimate Performance, La performance finale, 1998) e della musica (Mick Jagger oggetto delle camere discrete di Being Mick, Essere Mick, 2001), girati contemporaneamente a numerosi spot pubblicitari. Con Un giorno a settembre (1999) rievoca l’attentato terroristico alle Olimpiadi di Monaco del 1972, potendo vantare un’esclusiva intervista all’ultimo sopravvissuto del commando omicida, ottenuta in condizioni avventurose, e riceve l’Oscar per il miglior documentario. La volontà di aderire nella maniera più possibile fedele ai fatti, ma anche di coinvolgere in prima persona lo spettatore, lo induce a incrociare la purezza del formato documentario con le ambiguità della fiction nell’avvincente e premiato La morte sospesa (2003), che racconta l’odissea di due scalatori professionisti coinvolti in un fallimentare tentativo di raggiungere la cima andina del Siula Grande. Pura fiction è invece il successivo L’ultimo re di Scozia (2006), ricostruzione degli eccessi della dittatura sanguinaria di Idi Amin (F. Whitaker, premiato con l’Oscar) in Uganda, raccontata dal punto di vista privilegiato di un ingenuo dottorino scozzese nel quale confluiscono molti personaggi reali; torna invece al documentario in Il nemico del mio nemico - CIA, nazisti e guerra fredda (2007), per riportare in superficie un altro dei volti del male del secolo, il comandante della Gestapo Klaus Barbie."