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Anno edizione: 2001
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Indice
Prima settimana
Laura di Rimini si tocca all'interno della guancia con la punta della lingua, prima di mordicchiarselo con i denti. Anna di Pesaro si attorciglia i capelli con un dito, un lungo ricciolo nero attorno a un indice, stretto come un anello. Paola di Ferrara tiene la schiena dritta, la nuca appoggiata al vetro della bacheca con gli appelli degli esami, le labbra mute che si muovono veloci sui nomi dei principali esponenti della Scapigliatura Milanese, corso monografico di Italiano II, Lettere Moderne, prof.ssa R. Creberghi, studenti compresi tra la L e la Z.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Lucarelli continua a non convincermi...romanzetto troppo irreale...e poco scorrevole..non riesco ad apprezzare i suoi libri, manca il colpo di scena dei thriller e le trama è un pò banale.
L'inverosimile al suo apice!!! Succede tutto e subito, senza cali di tensione, in un turbillion di eventi che neanche James Bond riuscire a districare ma Laura di Rimini, carina e fighettina e ciellina si!!! Bello e originale.
una delle cose piu brutte che abbia letto in vita mia,stilisticamente inesistente
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Com'è possibile che una Brava Ragazza al secondo anno di Lettere, riminese, figlia di albergatori, carina e quasi ciellina, si ritrovi in autostrada con uno sconosciuto, mezza nuda, con una maglietta con su scritto I love Riccione e uno zainetto con dentro quattro chili di cocaina stretto tra le braccia?"
Laura di Rimini, Anna di Pesaro, Marta di Roma, Paola di Ferrara... studentesse universitarie preoccupate per l'esame a Lettere, corso monografico di italiano, professoressa Creberghi, che non ci sarà perché è stata uccisa due giorni prima. Qualcuna si sente preparata, altre non credono nel successo. Marta addirittura non si è presentata all'appello, ha preferito rinunciare a priori. Come le donne "vere", quelle che sono al centro dei casi irrisolti che Lucarelli presenta nella sua trasmissione Blu notte, anche queste ragazze conducono un'esistenza tranquilla, hanno amici normali, non sembrano nascondere nessun particolare segreto. Ma allora come mai tre uomini mascherati (Minnie, Zio Paperone e Topolino) si introducono nell'appartamento dove vivono queste studentesse e interrogano brutalmente l'unica presente, Marta, per farsi dire dove trovare Laura? E perché si precipitano in università, un luogo pubblico, rischioso, per raggiungerla a tutti i costi? Cosa vogliono da una bella ragazza, intelligente (sappiamo che all'esame ha preso 30 e lode) e simpatica?
Laura è una ragazza fortunata, aiutata dalle coincidenze. Sin dalle prime pagine la troviamo in situazioni pericolose, ma lei riesce sempre a uscirne fortuitamente indenne. Anche quando attorno a lei si svolge una sparatoria terribile di cui dovrebbe essere il principale bersaglio; anche quando la polizia (poliziotti veri o mascherati? dove stanno i buoni?) arriva per aiutarla e si rivela poi uno dei tanti pericoli da cui sfuggire. Al centro di questo vortice attorno a cui ruotano alcuni dei peggiori delinquenti della zona (ma anche un assistente universitario che fuma la pipa) c'è uno zainetto. Un semplice, comune zainetto nero troppo simile a quello della professoressa Creberghi. Ecco il punto: Laura ha inavvertitamente scambiato il suo zaino con quello della sua insegnante. Il problema non è tanto nel fatto di non ritrovare più le sue piccole cose, ma di scoprire che sulle spalle sta portando quaranta etti di cocaina...
Con l'abilità che ormai conosciamo bene, Lucarelli costruisce una storia che regge, credibile, piena di riferimenti alla cronaca, anche se non in particolare a un caso realmente avvenuto. Ricordiamo l'omicidio datato primi anni Ottanta, di una professoressa del Dams (ricorre Bologna...) e altri casi irrisolti che forse potrebbero essere letti anch'essi come storie degli equivoci, delle coincidenze, degli scambi e trovare così, nell'irrazionalità e nella casualità, una spiegazione logica.
A cura di Wuz.it
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