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La mia vita non proprio perfetta
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La mia vita non proprio perfetta - Sophie Kinsella - copertina
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mia vita non proprio perfetta

Descrizione


Una commedia agrodolce che gioca con grande arguzia sul tema dell'apparire. Quante persone al mondo cercano di dare un'immagine di sé che non corrisponde affatto a quella vera, soprattutto sui social?

«Il mio cappotto è bello caldo, anche se l'ho pagato 9 sterline e 99 al mercatino delle pulci. Aveva l'etichetta "Christian Bior", ma l'ho staccata appena sono arrivata a casa.
Non si può lavorare dove lavoro io e avere un cappotto con l'etichetta "Christian Bior". Si può avere un autentico Christian Dior vintage. O qualcosa di giapponese. O magari nessuna etichetta perché ti fai i vestiti da sola utilizzando stoffe retrò che scovi al mercato dell'antiquariato.
Ma non "Christian Bior".»


Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può permettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. Lei vorrebbe diventare come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare. Ancora una volta Sophie Kinsella dimostra un talento e una sensibilità ineguagliabili nel raccontare storie con grande empatia e ironia.
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Dettagli

2017
345 p., Rilegato
9788804674092
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Indice

Le prime pagine del romanzo

Primo: potrebbe andare peggio. Ci sono pendolari a cui va molto peggio, e devo tenerlo sempre presente. Secondo: ne vale la pena. Io voglio vivere a Londra. Voglio questa vita ed essere una pendolare fa parte del gioco. È una componente del Pacchetto Londra, come la Tate Modern.
(Veramente non assomiglia affatto alla Tate Modern. Esempio sbagliato.)
Mio padre dice sempre: se non riesci a correre con i cani più grossi, resta a casa. E io voglio correre con i cani grossi. Sono qui per questo.
Comunque, la passeggiata di venti minuti fino alla stazione è piacevole. Direi molto piacevole. L'aria grigia di dicembre è come ferro nei miei polmoni, ma mi sento bene. La giornata è cominciata. Sono partita.
Il mio cappotto è bello caldo, anche se l'ho pagato 9 sterline e 99 al mercatino delle pulci. Aveva l'etichetta CHRISTIAN BIOR, ma l'ho staccata appena sono arrivata a casa. Non si può lavorare dove lavoro io e avere un cappotto con l'etichetta CHRISTIAN BIOR. Si può avere un autentico Christian Bior vintage. O qualcosa di giapponese. O magari nessuna etichetta perché ti fai i vestiti da sola utilizzando stoffe rétro che scovi al mercato dell'antiquariato.
Ma non CHRISTIAN BIOR.
A Catford Bridge, comincio a sentire la tensione. Oggi non voglio assolutamente arrivare in ritardo. La mia capa ha già buttato lì qualche frasetta stizzita su certa gente che "si presenta quando le pare", perciò sono uscita venti minuti prima, casomai fosse una brutta giornata.
E lo vedo già: non è brutta, è orribile.

Valutazioni e recensioni

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CB87
Recensioni: 5/5
Leggero

Katie Brenner sembra avere una vita perfetta: un appartamento a Londra, un lavoro glamour e un profilo Instagram super cool. Ma la verità è che affitta una stanza minuscola, fa la pendolare per un lavoro senza prospettive in cui é sottovalutata, e la vita che condivide su Instagram non rispecchia per niente la sua. Un giorno però tutto cambia, e Katie deve scegliere quale versione di se stessa vuole essere. Una classica storia alla Kinsella: piacevole, scorrevole, divertente. Ottimo per chi cerca qualche ora di distrazione e leggerezza, senza pretese.

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thelovelynarrative
Recensioni: 4/5
Divertente

Uno dei migliori della Kinsella. Divertente, leggero e spumeggiante. Consigliato

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mary
Recensioni: 5/5
bello

e chi può dire di avere una vita perfetta .... viva le problematiche !!!

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Recensioni

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Voce della critica

Tra il dire e il fare, meglio postare.
Perché anche se la vita reale non sempre è come sembra, l’importante è dissimulare.

«Non racconto “bugie”. Ci sono stata in quei posti, anche se non potevo permettermi la cioccolata. Mi limito a non soffermarmi su tutto quello che non è granché nella mia vita, tipo i viaggi in metrò e i prezzi o dover tenere tutti i miei vestiti su un’amaca. Per non parlare delle uova al siero di vaniglia e dei coinquilini detestabili e viscidi. Il fatto è che si tratta di qualcosa a cui aspiro, che rappresenta le mie speranze. Un giorno la mia vita sarà uguale ai miei post su Instagram. Un giorno.»

Partendo da un binario morto perso nelle tristi campagne del Sud dell’Inghilterra, la vita di Katie Brenner sembra finalmente aver preso il treno giusto: un lavoro in agenzia di marketing e i ritmi frenetici di Londra, il posto dei suoi sogni. Una vita apparentemente perfetta, quella che Katie riflette nelle foto pubblicate sui social, come quella del suo capo, Demeter Farlowe, colei che dall’alto del suo tacco dodici e dei suoi abiti griffati tiene sotto scacco l’intera City e alla cui perfezione Katie aspira profondamente.

Ma se le apparenze filtrate in uno schermo ingannano, la realtà, quella offline, è decisamente peggio. Per inseguire il suo sogno, Katie è costretta a fare i salti mortali barcamenandosi in un mare di difficoltà economiche tra le odissee quotidiane sui mezzi pubblici e una stanza senza guardaroba in una catapecchia in periferia condivisa con dei mostri di coinquilini. Di perfetto, nella sua vita, ci sono solo i post su Instagram, almeno fino a quando Katie non viene licenziata ed è costretta a tornare nella sua campagna con la coda tra le gambe. Ed è proprio quando l’equilibrio virtuale sembra definitivamente essersi spezzato, che il mondo reale si dimostra in tutta la sua imperfezione, stravolgendo i rapporti di forza con le vite di Katie e Demeter che messe nuovamente una di fronte all’altra, nel loro essere entrambe non proprio così perfette non sono poi così diverse.

Sophie Kinsella torna sugli scaffali delle librerie con un romanzo vivace, una commedia brillante e agrodolce che non lesina una critica velata al mondo patinato dei social, dietro i cui filtri sempre più spesso si tende a scomparire per apparire come non si è bensì come si vorrebbe essere.

Katie Brenner è un’eroina imperfetta ma positiva, un personaggio che senza dubbio saprà conquistarsi la fiducia dei ferventi seguaci della ormai mitica Becky Bloomwood protagonista della serie di I Love Shopping.

Recensione di Andrea Papa

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Catherine, Katie per la famiglia e ora Cat per i colleghi, è una ventiseienne che dalla campagna si è trasferita nella metropoli londinese. Per una serie di sfortunati eventi, Cat si ritrova ogni mattina nella giungla dei pendolari, è costretta a fare un lungo viaggio sui mezzi (e non solo) per arrivare al lavoro, ma tra scioperi e soppressioni, nonostante parta in anticipo, spesso si ritrova in ritardo. Nel disperato tentativo di emergere sul lavoro, Cat sopporta di tutto ed al tempo stesso ammira la vita apparentemente perfetta della sua capa Demeter. A rallegrare un po’ le sue giornate, arriva un giovane alto e simpatico, Alex, peccato che poi si riveli tutta un’altra persona. La prima parte del romanzo si conclude in quel di Londra, con tutto che va a rotoli. Nella seconda parte del romanzo, quindi, ritroviamo Katie nel Somerset, alle prese con la nuova attività di famiglia. E se la nuova-vecchia vita le si riproponesse prepotentemente? Demeter non ricorda chi sia Cat, per cui ciò potrebbe aiutare Katie a prendersi una piccola rivincita sulla primadonna in questione. Ma se anche Alex si trovasse a tiro, come potrebbe Katie sfuggirgli?

Non vi dirò altro della trama, dovrete scoprire il resto da voi. Lo stato d’animo di Katie è un po’ il mio, nell’incertezza lavorativa, con la voglia di avere una vita lontana da casa e l’impossibilità di farlo di fronte ai numerosi rifiuti che non sono mai pochi. Diciamo che la protagonista incarna il disagio dei giovani d’oggi, laureati e bistrattati, a cui si offrono solo stage e che sono i primi ad essere sacrificati in caso di crisi. A parte questo spaccato di realtà odierna, nel romanzo c’è un tessuto fatto di sentimenti e valori, quelli importanti e cari a noi tutti, prima tra tutti la famiglia, per quanto complicata possa essere. All’inizio la storia può sembrare un po’ lenta ma, dopo i primi capitoli, la narrazione diventa più scorrevole. Verso la fine, il ritmo è molto più veloce e si riesce a leggere con voracità. Una bella storia a lieto fine che ci ricorda che le apparenze spesso ingannano e la perfezione proprio non esiste per nessuno!

Recensione di Stefania Scarano

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Conosci l'autore

Sophie Kinsella

1969, Londra

Madeleine Wickham, meglio nota con lo pseudonimo di "Sophie Kinsella", si è laureata in economia a Oxford e ha lavorato per breve tempo come giornalista finanziaria prima di dedicarsi alla narrativa. Ha pubblicato con il suo vero nome alcuni romanzi rosa apprezzati dalla critica, ma non molto noti presso il grande pubblico. Nel 2000 esce con lo pseudonimo di "Sophie Kinsella" il suo primo grande successo: I Love Shopping, da cui è stato tratto un film che unisce questo libro e il successivo I Love Shopping a New York (2002). La serie che racconta le spericolate avventure di Becky Bloomwood (edita in Italia da Mondadori) continua con I love shopping in bianco (2003), I love shopping con mia sorella (2004), I love shopping per il baby (2007), I love mini shopping (2010)...

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