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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2020
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Inizio degli anni 2000, dopo la terza guerra mondiale il nuovo Governo mondiale fa proprie le tesi del Relativismo. Il romanzo risulta un distopico meno crudo di 1984 e con un finale aperto alla speranza come in Fahrenheit 451. Sia il regime del Relativismo che quello messo in piedi da Jones lasciano infatti un margine di operatività ai singoli e il controllo non è così capillare come nell'opera di Orwell. Interessanti alcuni spunti circa l'ossessione per il diverso o come un sistema teoricamente relativisco possa divenire a sua volta un regime. Il tutto però non è mai affrontato in modo organico, il romanzo rimane una lettura piacevole con sollecitazioni interessanti, ma privo della tempra dei "classici" di Orwell o Bradbury.
Questo libro è perfetto per approcciarsi al genere sci-fi. Non puramente fantascientifico (anche se ovviamente utilizza delle strategie narrative tipiche del genere) è infatti anche un distopico (c'è una dittatura repressiva simile a quella di Orwell) e presenta elementi utopici. E' stato il mio primo libro di fantascienza e mi è piaciuto davvero molto!
In un universo parallelo, in un mondo post apocalittico, un ragazzo che viene dalla campagna subisce una mutazione genetica che gli dà la possibilità di vedere il futuro, ciò che succederà nel mondo nell'anno successivo. Un agente della polizia segreta del Governo mondiale lo incontra per caso in una fiera di paese, trattato come un fenomeno da baraccone. È questo l'incipit di "E Jones creò il mondo", uno dei primi romanzi pubblicati da Philip K. Dick. In questo mondo parallelo, il Governo mondiale impone una cultura fortemente relativistica che dovrebbe accontentare tutti ma che di fatto azzera le emozioni. Sfruttando uno strano fenomeno spaziale e le possibilità date dal suo potere, Jones ridarà vitalità a questa società; ma quale sarà il prezzo da pagare? La scrittura di Dick è ancora acerba e spesso vi sono dei salti temporali che lasciano dei buchi nella trama. Ciò non toglie che resta un libro molto interessante e appassionante, anche se a volte claustrofobico e inquietante. Per chi ama il genere, non resta che leggerlo!
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