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"Anziché proporre un insieme di sintomi e di quadri clinici, vorrei (...) riportare il fenomeno della follia ai meccanismi esistenziali di base, ai processi e alle dinamiche che si fondano anche sull'esperienza comune, e dunque sono comprensibili a tutti" (p. 8). Ecco dunque che cosa si propone Vittorino Andreoli, psichiatra italiano di fama internazionale, con questo libro: non certo di scrivere un manuale scientifico di psichiatria generale per specialisti del settore, ma un volumetto di divulgazione accessibile a un pubblico ampio. Missione riuscita? A mio avviso più sì che no. Il libro prevede quattro parti: nella prima si definiscono alcuni concetti-chiave quali "normalità", "follia", "cervello", "mente" e "relazione"; nella seconda si passano in rassegna l'ansia, la paura e l'attaccamento, ovvero i tre principali "sistemi di adattamento" cui l'individuo fa ricorso in una relazione normale con l'ambiente che lo circonda; nella terza, la più ampia, si analizzano di contro i principali "sistemi di disadattamento", cioè la scissione, la fuga, il minimalismo esistenziale e la maniacalità, che si verificano quando l'individuo fallisce nell'impresa di adattarsi alla realtà in cui vive, diventando "folle"; nella quarta si accenna alle più efficaci modalità terapeutiche dei disadattamenti precedentemente esposti. Il volume termina con alcune "Considerazioni conclusive", dalle quali emergono alcuni capisaldi del pensiero di Andreoli: tra tutti, il ruolo centrale esercitato dalla relazione con gli altri e con l'ambiente in qualsiasi terapia, e il sogno di una sorta di nuovo umanesimo, nel quale ogni essere umano sia al tempo stesso paziente e terapeuta del prossimo. "Nei quarant'anni della mia esperienza psichiatrica sono stati compiuti dei piccoli passi, ma significativi (...) si deve puntare sulla psichiatria della relazione che fa percepire al paziente la vicinanza di una persona umana, non di un freddo burocrate" (p. 176).
Io non sono del settore e ho apprezzato questo breve saggio,ma siccome è indirizzato a personale qualificato allora non saprei, forse risulterebbe un po' troppo sintetico.
Spiega in parole chiare, ovviamente solo a grandi linee, i maggiori "problemi" psicologici e psichiatrici. Davvero interessante e molto molto istruttivo per chi non è del mestiere. Un gran bel libro.
Recensioni
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