L'undicesima ora. Le indagini del commissario Ponzetti

Un'indagine non ufficiale partita dal nulla che ha coinvolto tutti, anche i personaggi secondari e familiari. Come spesso accade con storie un po' troppo fantastiche, ma legato al sapere classico.

Ottava indagine di Ponzetto, come lo chiama il genero (o almeno il papà della sua nipotina, figlia della figlia maggiore). Il tempo passa, la seconda sta preparando la tesi di laurea, mentre la nipotina va in prima elementare. Per il resto è il solito (grande) Ponzetti, affiancato dal fido Mario Perrotta. Questa volta il caso è rappresentato dalla morte apparentemente naturale di un famoso architetto, amante di Gaudi, implicato in tempi passati in traffici di quadri rubati. Lo stesso giorno in cui si scpre il cadavere, è andato a fuoco anche il palazzo di proprietà dell'architetto, il quale -come Ponzetti scoprirà- era in mano agli usurai. Per icolvere la faccenda e, anche per motivi familiari, il nostro commissario va a Barcellona dove conosce la misteriosa fiamma del vecchio architetto. Con l'aiuto di Perrotta e di altri personaggi secondari, alla fine Ponzetti arriverà a scoprire tutta la faccenda.

A me piacciono molto i gialli di Ricciardi,ma non solo le trame soprattutto le citazioni. Infatti la prima volta lo leggo voracemente per scoprire l'intrigo poi lo riprendo e mi guasto la storia, i protagonisti. In questo ad esempio spiega l'arco di Gaudì e, scusate se è poco, per me vale la lettura. Ho letto tutte le avventure di Ponzetti e aspetto sempre con ansia quella successiva