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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
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Libro candidato da Angelo Guglielmi al Premio Strega 2021 - Finalista al Premio Wondy per la letteratura resiliente 2021
Un libro forte, che parla all'animo del lettore senza paure e senza reticenze, raccontando la storia di una famiglia rivoluzionata dalla notizia di una fine imminente e dalla scoperta di un segreto mai svelato, ma soprattutto la storia di una figlia costretta a fare i conti, ancora molto giovane, con il dolore di una grande perdita.
Simone, davanti alla consapevolezza di una morte certa, viene raggiunto a Milano dai suoi tre figli, dopo molti anni di lontananza. È l'inizio di un periodo doloroso, ma per Carla si tratta anche dell'ultima occasione per recuperare del tempo con suo padre. Simone, angosciato dal pensiero di aver fallito e di non poter più cambiare il suo passato, ripercorre le tappe della propria eccentrica esistenza, vissuta con grande passione e voracità. Mentre la sua lucidità mentale vacilla sempre più, vuole usare il poco tempo che gli resta anche per rimediare a vecchi errori e confessa ai figli un segreto. In Carla e i suoi fratelli riaffiorano ricordi di anni lontani, i momenti dell'infanzia in cui la famiglia era ancora unita e quelli legati alla separazione dei genitori, nel tentativo di ricostruire una verità dai contorni sempre più incerti. I ragazzi non possono far altro che assecondare il padre, tra realtà e delirio, mentre la malattia si dilata richiedendo sempre più attenzioni e occupando la totalità delle loro giornate. Inizia così una ricerca – anche interiore – dai risvolti inaspettati, che porterà Carla e la sua famiglia a scontrarsi con un'ulteriore dura realtà, oltre a quella della vita e della morte. Sarà un confronto necessario, che Carla ha cercato e allo stesso tempo sfuggito per anni, ma che ora dovrà affrontare con tutta la forza di cui è capace. Dopo il sorprendente esordio con La figlia femminah, Anna Giurickovic Dato torna con un romanzo crudo, sincero e a tratti destabilizzante, una riflessione profonda sulla figura del padre, capace di emozionare e far riflettere. Il grande me è un libro forte, che parla all'animo del lettore senza paure e senza reticenze, raccontando la storia di una famiglia rivoluzionata dalla notizia di una fine imminente e dalla scoperta di un segreto mai svelato, ma soprattutto la storia di una figlia costretta a fare i conti, ancora molto giovane, con il dolore di una grande perdita.
Proposto da Angelo Guglielmi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un romanzo emozionante, struggente, davvero indimenticabile!
Libro che riesce ad esprimere in pieno quello che rappresenta una perdita.
"... eravamo d'accordo sul fingere, tutti lo sapevamo, persino papà aveva ben chiaro in mente che, dal giorno della diagnosi, avremmo portato avanti una difficile recita perché, nonostante sia una parca consolazione, anche fingere può dare l'illusione di essere felici per davvero" Simone è, per i figli, "il grande me". Il padre grande, infallibile che conosce tutte le risposte. Ma Simone diventa ogni giorno più debole, ogni giorno più piccolo. I sorrisi tirati dei figli, la loro sfattezza, l'impossibilità di condividere con altri il proprio dolore. Dolore che aumenta giorno dopo giorno in una routine fatta di pillole, ospedali e disperazione. Senza scadere nel patetico o nel sentimentalismo, "Il grande me" parla di un lutto che non è ancora avvenuto, ma che è in procinto di essere. Parla di figli che non hanno ancora perso il loro ma che devono fare i conti con una presenza che sta diventando un'assordante assenza. Da leggere assolutamente
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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