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E molto interessante lo consiglio vivamente
A pag 113, capitolo su Verdi e Manzoni: "(Verdi) il 22 maggio 1974 comporrà uno dei suoi capolavori, il Requiem" ma il musicista morirà il 27 gennaio del 1901...Refusi, certo, ma i giovanissimi lettori possono non accorgersene. I correttori di bozze? Estinti. Rileggere prima di stampare? No, tempo sprecato, così i lettori si possono divertire nella Caccia all'errore. Per finire (ma errori ed inesattezze sono molti di più) pag. 131, capitolo sulla Prima guerra mondiale: "L'attentarore (di Sarajevo) Gavrilo Princip, fa parte di un gruppo terroristico che vorrebbe sottrarre la Bosnia al dominio austriaco e unirla alla Serbia", comunque la si pensi, Princip come i nostri eroi risorgimentali, che Cazzullo tanto elogia e ammira, era un patriota che voleva liberare la sua terra dagli austriaci, esattamente come i milanesi delle cinque giornate: perchè loro non sono terroristi e lui si? Avrei voluto consigliare questo libro ai miei alunni, ma non lo farò. Anzi lo sconsiglio vivamente a tutti.
Avrei voluto consigliarlo ai miei alunni del biennio, ma già a pag. 31 leggo che S. Francesco ha sfidato il sultano al-Malik al-Kamil alla prova del fuoco. Questa narrazione falsa è già stata smascherata vedi il libro "Francesco e il sultano" di Ernesto Ferrero . A pag.45-46, nel capitolo dedicato al viaggio di Dante nell'inferno si descrive l'incontro tra il poeta e Virgilio, come tutti sanno quest'ultimo si presenta dicendosi di origine lombarda, precisamente "mantoano". Nel medioevo per lombardia si intendeva tutta la Pianura Padana, da est a ovest. Cazzullo scrive "Ma la cosa più importante è che-secondo Dante- ai tempi di Giulio Cesare e della nascita di Virgilio- prima ancora di Cristo, esistevano già i lombardi." Sconcertante: per i romani quella era la Gallia cisalpina, non certo la lombardia, e Dante lo sapeva benissimo. A pag. 65, capitolo su Colombo, si legge:"Chi gli (a Colombo) attribuisce il genocidio degli indigeni con lo stesso criterio dovrebbe ringraziarlo perchè l'America ha salvato la libertà in Europa due volte, contro il nazifascismo e contro il comunismo." Veramente un giudizio politico illuminante, equilibrato ed obiettivo, specialmente adatto ad un libro per i giovani.
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