L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro molto interessante. Assolutamente consigliato.
Un libro sulla legge, sul rapporto giudice-avvocato, sul processo che consiglio non esclusivamente ai giuristi
Non c'è bisogno di essere addetti ai lavori per cogliere la delicatezza della scrittura di Calamandrei, né per coglierne l'arguzia, l'ironia garbata, gli accenti d'amarezza. Ma più di tutto colpisce l'attualità di certi pensieri.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
(scheda pubblicata per l'edizione del 1989)
scheda di Dalmotto, E., L'Indice 1991, n. 6
Principi processuali, aneddoti, ambiente e vita giudiziaria si trovano in questo nobile libro di Piero Calamandrei, che ritorna nelle librerie con la gradevole veste della quarta edizione, apparsa nel 1959, di cui riproduce anche i contenuti. Come in un caleidoscopio, incalzano vivide scenette. Attualissime discussioni si accendono tra fautori del collegio e fautori del giudice unico. Seguono considerazioni dissacranti, secondo cui, molte volte, il cliente dovrebbe ringraziare della vittoria non il proprio ma l'avvocato dell'avversario. Intercalati, compaiono ritrattini di giudici fin troppo assorti nel proprio magistero, tanto da ignorare la vitale realtà che tumultua (magari a sproposito) fuori dalla camera di consiglio. Divertentissimo, potremmo qualificare il tutto. Senonché, il superlativo non entra nel ricco vocabolario di Calamandrei: per senso della misura, certamente; tuttavia, anche per mestiere. Già Francesco Carnelutti avvertiva tra le pagine un poco di malinconia, esponendosi così alla replica dell'autore, il quale gli contrapponeva un ragionato ottimismo. indice (se non proprio di allegria) di serenità. Invero, il sentimento di dolorosa consapevolezza sembra una costante delle migliori riflessioni del mondo della giustizia su se stesso. Il pensiero corre ad un altro malinconico e bello scritto: il "Diario di un giudice", di Dante Troisi, edito nei tipi della Einaudi, per il quale auspichiamo una pronta ristampa.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore