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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Questo libro ribalta il racconto consueto dell’economia da cui siamo intossicati e rivela, ripercorrendo una lunga storia che dal fascismo arriva fino ai giorni nostri, quanta e che politica si nasconde dietro le scelte economiche.
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Vorrei ringraziare Clara Mattei per avere trovato le energie e il tempo per scrivere questo bellissimo libro. E' scritto in maniera impeccabile: preciso e intuitivo allo stesso tempo. Ti prende per mano e ti fa capire come funziona il nostro sistema economico e come esso sia stato costruito per permettere ai ricchi di diventare sempre più ricchi. E' chiaro che questo deve avvenire a scapito di tutto il resto della popolazione. Il sistema economico globale è un sistema chiuso e se qualcuno guadagna necessariamente qualcun'altro perde. La Mattei ci spiega come il sistema economico si sia ammantato di una falsa scientificità facendoci credere che le politiche economiche fossero obbligate. "Non c'è alternativa" diceva Margareth Tatcher: questo è falso. Le alternative sono migliaia e ogni volta che viene presa una decisione politica questa ha un suo preciso risvolto economico e, se va in direzione diversa dal mainstream, è una alternativa. Per questo il titolo è azzeccatissimo: l'economia è politica, nel senso che è la politica a far sì che l'economia funzioni in quel determinato modo. Al momento il sistema economico è dominato dall'America ed è stato messo a punto nei minimi dettagli. Chiunque vi si opponga viene emarginato e zittito. Tutti i dissidenti, siano essi economisti, giornalisti, politici, intellettuali vengono sistematicamente ignorati. Basta non assumerli. Basta non fargli fare carriera. Basta fargli capire che "gli conviene farsi furbo e allinearsi al sistema". Questo dà ancora più valore al libro della Mattei perché riesce a smuovere il muro di omertà e a dirci che l'economia è una disciplina che ha bisogno di tornare a sviluppare idee anche non consenzienti con il mainstream. L'economia ha bisogno di tornare a vivere e ad essere divulgata, perché determina il modo in cui le persone vivono concretamente ogni giorno. Non c'è niente di più importante. Per questo ci fanno credere che sia una cosa da superspecialisti.
Non è facile trovare libri in grado di trattare temi considerati settoriali conciliando una trattazione rigorosa - anche se non specialistica - con uno stile scorrevole e un'argomentazione accessibile. Per chi non sia economista, ma comunque interessato a temi economici e sociali, non è possibile valutare questioni di dettaglio. Ma forse proprio per questo è possibile concentrarsi sul quadro di insieme. E nell'insieme è immediato riconoscere che questo testo di Clara Mattei riesce appieno nell'intento di far comprendere i temi che si prefigge di trattare. A partire dall'aspetto più importante, quello di mostrare che le dinamiche economiche non sono "dati" o eventi ricondusibili al manifestarsi di fenomeni naturali, imprevedibili e incontrollabili; ma al contrario rispondono a precise visioni e scelte politiche. E' interessante come questa consapevolezza sia ben presente tra gli attori primari delle decisioni in grado di influire sull'assetto economico generale, mentre da tempo manca quasi del tutto tra chi ne subisce le conseguenze. Il libro, a partire dai suoi obiettivi e per come è costruito, riesce a mostrare con chiarezza estrema la dimensione politica delle principali decisioni economiche, illustrandone le implicazioni e le origini storiche. Nonostante le differenze - molte - per queste sue caratteristiche può essere accostato a testi come quelli di Giorgio Ruffolo, Marco D'Eramo, Emiliano Brancaccio, David Harvey, il Mark Fischer di "Realismo capitalista". Libri ben diversi tra loro ma accomunati dall'intento di sollecitare il recupero della dimensione politica delle scelte economiche, e dallo sprone a immaginare qualcosa di diverso e migliore, in direzione dell'interesse generale. Una lettura estremamente interessante e necessaria per approfondire la comprensione del presente
Come dice esattamente la "Descrizione" il libro mostra come il potere politico, che ci ha governato e che ci governa, ha costruito nel tempoi un sistema antidemocratico destinato ad arricchire pochi e impoverire la maggioranza della popolazione. I capitalisti sfrenati abituati a fare solo di conto non possono smentire queste affermazioni. Alcune loro convinzioni: molti disoccupati, bassi i salari; molti disoccupati, bassi i prezzi e bassa inflazione; i lavoratori consumano troppo e lavorano troppo poco(pag.90). Summers: "Bisogna ridurre i posti disponibili e far crescere la disoccupazione"(pag.95). Quali sono e cosa portano le Austerità predicate dai capitalisti sfrenati? Quella FISCALE: taglio delle spese sociali(salute,istruzione,assistenza) e tassazione regressiva. Quella MONETARIA(aumento continuo dei tassi di interesse).Quella INDUSTRIALE(privatizzazioni selvagge,deregolamentazione feroce del mercato del lavoro,abbattimento dei diritti acquisiti e sindacali)." Non ci sono soldi" chiosano i gionalisti! Si tassino coloro che non pagano e/o non hanno mai pagato!
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