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"Qualunque sia il vostro disturbo - dicono le autrici - la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o più d'uno) da leggere ad intervalli regolari". Posso assicurarvi che in questo volume potreste trovare anche la cura adatta a voi! Provare per credere.
L'idea è geniale, si tratta di un prontuario da consultare per "ispirarsi" nella scelta dei libri da leggere.Nonostante sia una grande lettrice, ho così scoperto tanti testi e tanti autori. In merito ai libri già letti o conosciuti, ho potuto rincontrarli e leggerne con piacere una sorta di recensione.
Libro piacevole, anche se si riduce ad un elenco di titoli,anche a volte discutibili, qualche appunto me lo sono presa e magari prenoterò un paio di questi libri consigliati in biblioteca.
Recensioni
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«I libri sono la cura per ogni malessere – ci mostrano le nostre emozioni, una volta, e poi ancora una, finché non riusciamo a dominarle». Questo è quanto sosteneva D.H. Lawrence credendo nel rapporto intrinseco tra la malattia e la letteratura.
Ella Berthoud e Susan Elderkin sono d’accordo e la consapevolezza del potere terapeutico dei romanzi le ha condotte alla creazione di questo raffinato ricettario la cui edizione italiana è curata per Sellerio da Fabio Stassi.
Le autrici, amiche sin dai tempi dell’università, sono due colte studiose inglesi con la passione per la letteratura che hanno dato vita negli anni ad un progetto di “biblioterapia per i disturbi della vita”, indirizzato dapprima ad amici e parenti e poi, con la pubblicazione del libro, aperto a tutti.
Curarsi con i libri è un discorso letterario sui turbamenti che si concentra su libri scritti nell’arco di duemila anni: da Apuleio a Marco Malvaldi qualunque sia il malanno di cui soffriamo è possibile trovarne una cura letteraria. Dalla A di “Abbandono” alla X di “Xenofobia” le scrittrici hanno trasmesso in delle schede riassuntive, equilibrate ed eleganti, l’essenza della produzione letteraria dalle origini ad oggi.
Sin dall’inizio Berthoud e Elderkin ci tengono a precisare che non vi è alcuna differenza tra dolore emotivo e fisico al punto da mostrare come la letteratura possa aiutare a elaborare un evento doloroso come il lutto, così come a riprendersi da una cervicale.
Aprendo a caso il libro scopriamo che si può guarire dalla gelosia leggendo Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch dove il disturbo è paragonato ad una forma di masochismo; l’ansia dell’invecchiamento dei genitori con Le correzioni di Jonathan Franzen; la cattiva abitudine della dipendenza da gioco d’azzardo con L’uomo dei dadi di Luke Rhinehart. E ancora la paura dell’impegno con José Saramago e la sua Cecità; la tristezza della disoccupazione con L’uccello che girava le viti del mondo di Murakami; gli attacchi di panico con Testimone inconsapevole di Carofiglio e infine la furbizia con Petrolio di Pasolini.
Un’ampia carrellata è dedicata anche ai dolori fisici e ad esempio per il mal di schiena le scrittrici consigliano di andare da Ganesh Pundit, il protagonista di Il massaggio mistico di Naipaul o ancora per curare lo strabismo leggere Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti e diventare anche noi come la protagonista che si dà alla fuga quando le cose si mettono male.
Nel volume ci sono anche le liste dei “dieci migliori libri”, riassunte in un indice di facile consultazione: se ad esempio siete dei pendolari, le autrici propongono i “dieci migliori romanzi da leggere su un treno”, oppure se avete da poco chiuso una storia d’amore potete trovar sollievo con la lista dei “dieci migliori romanzi sulla fine di una relazione”. Sul retro del libro sono presenti altri due elenchi: uno è quello legato ai disturbi della lettura e l'altro è, naturalmente, l'indice di romanzi e autori. Quest’ultimo è utile per coloro che non hanno problemi che necessitano una terapia letteraria, ma vogliono sapere se i loro romanzi preferiti possono essere anche delle cure per gli altri.
Il volume è uscito contemporaneamente in vari paesi d’Europa, ognuno con una sua edizione e un suo curatore. Nella versione originale gli scrittori italiani presenti erano solo Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Alessandro Baricco e Antonio Tabucchi, a dimostrazione di come la letteratura italiana sia poco nota all’estero. Stassi, nell’edizione italiana, ne introduce molti: da Camilleri a Mazzucco, da Foscolo a Eco viene presentato il distillato della produzione letteraria italiana.
Nel seguire i frammenti di questo discorso letterario sulla malattia viene fuori la mappa di un paese che soffre da secoli degli stessi mali: la noia della burocrazia, la piaga della furbizia, l’esibizione eccessiva della virilità e l’ostentazione del corpo femminile e tanti altri disturbi che ci obbligano a guardare le cose come stanno. A questo volume spetta un posto privilegiato nella nostra biblioteca personale. Il risultato di Curarsi con i libri è insieme manifestazione della finzione letteraria e celebrazione delle possibilità del romanzo: sfogliarlo, farsi contagiare dalla lettura, deve essere per noi un bel modo di curarsi, una soluzione alternativa alle prescrizioni del farmacista.
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