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Anno edizione: 2002
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Breve e intenso romanzo scritto in una prosa cui gli AA. contemporanei ci hanno disabituati.Sebbene talvolta l’Autrice indulga alla retorica, il valore dell’opera è tutto nella tempesta dei sentimenti. Insuperabile la profonda e sottile analisi psicologica dei protagonisti immersi in uno sfondo di guerra e abbrutimento disumano. La sintesi della storia e’ tragica: amore non corrisposto complicato dalla guerra civile che impone un efferato destino ad uno dei due protagonisti e una vita di probabili rimorsi all’altro. La lettura , consigliabile, arricchisce ed emoziona.
Un libro intenso e autobiografico, che l’autrice sceglie di scrivere per guarire, per affrancarsi da un amore impossibile. Composto durante il soggiorno della scrittrice a Capri, il testo invita il lettore a riflettere sulla fragilità dei sentimenti e sul loro valore.
Il lascito di " Il Colpo di grazia", breve romanzo scritto nel 1938 che narra un fatto di cronaca raccontato all' autrice da un amico di quello che sarà la voce narrante del racconto, è un senso di sgomento e di pienezza emotiva, lo sradicamento di ogni certezza e la consapevolezza di un dono prezioso, di stile, di contenuto, di vita, di sentimenti e di tanto altro, una tragedia dell' esistere dipinta con maestria e magnificenza. " Il mio viso portava una maschera ed il suo era nudo." È il sunto dell' opera, laddove la voce narrante, Eric von Lhomond, aristocratico tedesco di origine francese, ricorda e costruisce una trama imbevuta di tempo e memoria, di se stesso e del proprio vissuto, per quanto la soggettività abbia modificato e condizionato gli eventi.
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