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Risate di gioia è stato il film che ha fatto piangere Totò. "Sognava da anni di tornare a lavorare con Mario Monicelli, si sentiva snobbato da lui e ne soffriva - racconta Franca Faldini, all'epoca la sua compagna - quando lo chiamarono era felice. Ma al momento di infilarsi il frac di scena, fino a tre anni prima abbondante, Antonio si accorse che non gli si chiudeva. Era uscito da un periodo terribile, a causa della malattia agli occhi. È stata l'unica volta in cui l'ho visto piangere
Secondo Matilde Hochkofler[2] Risate di gioia nasce da una vertenza giudiziaria: nel febbraio 1959 la Magnani citò in giudizio il produttore Sandro Pallavicini chiedendo un risarcimento di 59 milioni di lire per via di un contratto del 1956 non rispettato. due poi si accordano per la realizzazione di un film intitolato Il pulcino che, però, non fu ritenuto commercialmente valido e fu sostituito dal soggetto di Risate di gioia. Dopo molti rinvii, dovuti anche agli impegni americani della Magnani,[3] esso fu infine realizzato nel 1960.
Monicelli in regia. Magnani e Toto' nel ruolo di poveri artisti,sul viale del tramonto, Gazzara in quello di fascinoso malvivente . Una chiave di lettura melanconica e drammatica , non nuova per la Magnani che nel suo curriculum aveva dato magistrali prove in tal senso, quanto piuttosto per Toto', che in genere suscitava il sorriso " a prescindere ". Chiave interpretativa che il Principe ha adoperato in altre pellicole ( Toto' e Carolina;Uccellacci e Uccellini ecc.), e che forniscono esauriente prova della sua completezza attoriale . Il mondo degli artisti in declino,che lottano ogni giorno per strappare una misera comparsata e che Toto' , avendo patito la fame VERA , non dimenticava . E' risaputo che il suo autista uscisse ,ogni mattina,con la immancabile busta coi contanti e si recasse nei luoghi di ritrovo di quegli artisti che intorno alle 13,00 non erano riusciti ad ottenere alcuna scrittura, per permettere loro di passare la giornata sfamandosi .Nonostante cio', suscita una divertita commozione l'esibizione improvvisata di Totorella e Toto' ( per altro compagni in numerose compagnie teatrali) in "Geppina Geppi la mia luce.....)
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