L' assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

Dal romanzo di Ron Hansen un western crepuscolare,filologico e autoindulgente.Con i vari pro e contro del cinema di genere.Le lungaggini non esenti da lirismo soverchiano le rare e improvvise esplosioni di violenza.A quanto pare ha avuto una gestazione produttiva travagliata,e questo ha influito sul volere del regista nonchè sul risultato.Ma rispetto ai precedenti film su Jesse James,c'è il privilegio del punto di vista del suo assassino(uno stupefacente Affleck,perfetto ragazzino mezzo tonto che finisce per pagare cara la sua ambizione),nonchè la riflessione inedita sulla fama effimera e il rapido tramonto dopo che ha sfruttato ignobilmente la sua impresa a scopo mediatico.Pitt(tra i produttori,assieme a Ridley Scott),è stato giustamente premiato a Venezia.Un film non per tutti(certo non per chi ama lo stile alla Peckinpah),ma chi saprà essere paziente apprezzerà.

Uno dei pochi capolavori che la cinematografia americana ci abbia consegnato negli ultimi anni. Una dolente e invernale storia di tradimento ed emulazione; il giovane che ammira Jessie James nei romanzi e che dopo averlo incontrato lo trova molto diverso. Raffinatissimo nei dialoghi, fotografato splendidamente, diretto con maestria e graziato da una colonna sonora di rara intensità. Splendido.

Molto bello,se vi piacciono I cancelli e I Giorni Del Cielo questo è il film che fa per voi.