L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Spielberg un maestro
Ottimo filmato, ambientato in un futuro molto prossimo, dove tutti per sfuggire ad una realtà poco gradevole
Più che un film, è uno splendido tributo alla cultura nerd. Tratto dal romanzo Player One di Ernest Cline, è una sorta di omaggio al mondo geek, in un microcosmo, anche un po’ sopra le righe, che miscela videogiochi, film, fumetti, animazione e quant’altro. L’interpretazione non è propriamente indimenticabile, e l’impressione generale è di una gigantesca caciara volta più a intrattenere il pubblico che a farlo riflettere. Compito comunque ben riuscito: la pellicola non cela grosse pretese, e risulta godibile e divertente. Uno Spielberg inedito, come forse non avreste mai pensato di vedere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
‘Ready Player One’, la lettera d’amore agli anni ’80 di Spielberg
Il regista-icona gira una pietra miliare della cultura nerd, un trionfo d'immaginazione, sequenze spettacolari e citazioni gustose.
Il ragazzino-gamer dentro Steven Spielberg si scatena in Ready Player One, un viaggio spaccacervello che ti teletrasporta in un parco giochi pieno di meraviglie in CGI, chicche nascoste e un’infinità di citazioni alla cultura pop anni ’80. Il regista-leggenda ha adattato un romanzo di Ernest Cline, una pietra miliare dei nerd, in un blockbuster che vuole essere interattivo. Ma dimenticatevi gli headset e i controller: Spielberg è ai posti di comando. E perché lamentarsi? È il maestro di questo tipo di cinema.
Prima un po’ di realtà: siamo nel 2045 e il mondo è andato al diavolo. Wade Watts è bloccato nel pantano che è diventata Columbus, Ohio, una città dove la gente vive in case ammassate una sull’altra. Il popolo insegue i suoi sogni in OASIS, una piattaforma in realtà virtuale creata dal genio folle di James Halliday e del suo partner Ogden Morrow. L’eredità di Halliday, un Willy Wonka sotto acidi, è un gioco uccidi-o-vieni-ucciso a cui parteciperanno i suoi follower. Il vincitore troverà tre chiavi nascoste, così da conquistare la fortuna dell’imprenditore – e il controllo totale sulla piattaforma OASIS.
Quando Wade indossa il suo visore si trasforma in Parzival, l’avatar perfetto. Il suo migliore amico Aech, invece, è un mago della tecnologia e il suo avatar è pronto per la competizione. Tutti e due hanno messo gli occhi su Art3mis, una diva dai capelli rosa ma determinata a dire la sua nella prima sfida – l’inseguimento automobilistico definitivo. Gli ostacoli, per Wade, sono King Kong, un T-Rex affamato e una serie di nemici troppo belli per spoilerarli in una recensione.
Superato il primo test – insieme ad Aech, Art3mis e al duo giapponese Daito & Shoto – bisogna affrontare il villain Nolan Sorrento, il classico uomo-corporate che vuole l’eredità a discapito dei giovani protagonisti. Sorrento ha dalla sua un mostro chiamato i-Rok che, come nella migliore tradizione dei film di Spielberg, è troppo forte per Wade. Il suo Parzival, però, si giocherà le sue carte in una sequenza di battaglie sufficienti a riempire una dozzina di film, alternate con maestria nella sceneggiatura scritta da Cline e Zak Penn.
La fantasia visiva di Spielberg è sconvolgente. Inciampa solo quando cerca di personalizzare le varie tecnologie della storia. Ma chi vuole fare di Ready Player One un simbolo anti-digitale è meglio che si rivolga altrove. La sceneggiatura è troppo leggera, per non parlare del regista, un ragazzino che si è costruito una carriera perdendosi in film, televisione e videogame. Da Spielberg non si può pretendere una predica. Insomma, se ha la possibilità di far combattere Iron Giant e Mechagodzilla, non se la lascerà certo sfuggire.
A 71 anni il regista non si preoccupa di giustificare la storia di un ragazzino alienato che si costruisce un’oasi di pura immaginazione. Come sempre, Spielberg è pronto a giocare. E voi?
Il perfetto meccanismo di intrattenimento. La fuga nel virtuale di Spielberg è un affresco vasto e onnicomprensivo quanto il Paradiso di Tintoretto
Trama
Columbus, Ohio, 2045. La maggior parte dell'umanità, afflitta dalla miseria e dalla mancanza di prospettive, si rifugia in Oasis, una realtà virtuale creata dal geniale James Halliday. Quest'ultimo, prima di morire, rivela la presenza in Oasis di un easter egg, un livello segreto che consente, a chi lo trova e vince ogni sfida, di ottenere il controllo di Oasis.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore