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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2022
Vincitore Premio Strega 1962
Le strade brulicavano, c'era l'animazione di uno strano carnevale.
Con Il clandestino, Mario Tobino si propone di dare un affresco della propria generazione, rievocando il momento in cui rinacquero «l'amore e la fratellanza tra gli uomini». Racconta così le vicissitudini degli antifascisti viareggini nella fatale estate del 1943, alle soglie della Resistenza vera e propria. Nel fitto alternarsi di vicende e di personaggi – intellettuali e popolani, borghesi, sgherri e bel mondo – Tobino fa rivivere una stagione di rischi e di fervore, con i colori della verità e l'accento, ora giudicante, ora umanamente accorato, del testimone identificato fino in fondo con le ragioni del proprio narrare. Riuscendo – scrisse Vittorio Sereni – a «trasformare un episodio specifico in epos generale ed esemplare».
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È un romanzo , un grande romanzo, sugli italiani , o in generale - ammesso e non concesso che gli italani abbiano reagito cosi diversamente al nazi fasicsmo rispetto a francesi olandesi ed altre poplazioni occupate -su una comunità che reagisce e cerca di sopravvivere ad un monento storico incerto e drammatico, un periodo in cui il presepe del cavalier Benito Mussolini è miseramente crollato mostrando tutte le sue sciagurate contraddizioni, e il re fellone è scappato lasciando il paese in balía di nazisti e miseria, arco temporale dal 25 luglio 43 alla lotta partigiana che esplode nel 44 quando anche i meno politicizzati decidono di unirsi al "clandestino", organizzazione già operativa seppure in forma ancora acerba. Un grande romanzo ricco di personaggi meravigliosi molto ben descritti (spesso esistiti) e dotato di una facilità ed immediatezza nel trasferici la "normalità" della vita durante il conflitto che sfocerà in guerra civile .
L'elenco delle mie letture riguardanti la Resistenza - già ampiamente variegato - si arricchisce di un altro gioiello. Grazie Mario Tobino per questa testimonianza appassionata!
La mia - già ampia - raccolta di letture sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla Resistenza si è arricchita di un altro gioiello. Un romanzo molto evocativo, in gran parte autobiografico. Una preziosa testimonianza di un periodo molto oscuro della nostra storia recente.
Recensioni
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