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Il mio giudizio concorda con i commenti degli altri lettori e che invito a leggere in quanto riescono a combinare trama e sostanza della vicenda in una sintesi toccante che va in profondità. Perché è un fatto che ci sia molta profondità in queste pagine. Al contempo non riesco a non essere anche critica perché la lettura è stata continuamente sbilanciata tra la seduttività e l’enfasi della scrittura di Gary. Ciò che ha interferito è stato l’uso smodato di perifrasi, iperboli, di metafore per veicolare il sarcasmo che qui è sacrosanto, funzionale alla direzione del racconto. Il pudore di Gary nel costruire la storia attraverso un’alternanza di dialoghi e flussi di coscienza, è racchiuso nel sarcasmo del protagonista, nel suo guardare il dolore dritto negli occhi per darcene la giusta dimensione. Sta nell’ affrontare la pena e la passione con i pugni serrati, e nel tenergli testa difendendosi dalla loro sopraffazione. “Ma io non so piangere, e poi in certi momenti sono capace di prendere l’orrore, torcergli il collo e costringerlo a ridere perché crepi più in fretta. A volte l’orrore crepa ridendo.” Il sarcasmo è una sciabola, un’arma che, a mio avviso, centra il bersaglio se va gestita. Deve andare all’assalto, dare la stoccata e poi ritrarsi, darci il tempo di assorbire il colpo. Qui, sebbene con cognizione di causa, è debordante. Ciò che più di tutto non ho apprezzato è che troppo spesso questa continua ironia graffiante disegna sì i contorni del dolore, della perdita, ma rimane imprigionata in una lunga serie di frasi ad effetto che da un lato danno la misura del buio interiore ma anche della pienezza degli amori completi, generosi, quelli non destinati a morire ma a vivere attraverso altri incontri che sono unici; d’altro canto, queste architetture verbali finiscono per configurarsi come citazioni prét à porter, le stesse che ritroveremo nella pagina di wiki quote sotto la voce “dolore”.
Riflessivo all'ennesima potenza. Da leggere un po' per volta. Mi è piaciuto molto.
Bellissimo, oserei dire anche un pò autobiografico, come sempre Gary spiazza i suoi lettori.... x amanti delusi (ma ancora fiduciosi)
Recensioni
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