L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il romanzo, con una traduzione in versi, è una delle opere più emblematiche del medioevo europeo. Con una storia sapientemente costruita fornisce al lettore di oggi una dimensione interpretativa molto vasta, che, a mio avviso, costituisce l'elemento più caratteristico di quest'opera. L'edizione è poi ben curata e il saggio introduttivo fornisce tutti gli strumenti necessari per la comprensione di un testo scritto nel XII secolo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un'occasione per rileggere uno dei testi maggiori del medioevo – il romanzo di Lancillotto, o Cavaliere della carretta, secondo la dizione del suo autore – è questa nuova traduzione di Pietro Beltrami, prodotto di un lungo lavoro, non solo traduttorio, intorno all'opera. Chrétien de Troyes incominciò a scriverla verso il 1180, per lasciarla poi, incompiuta, nelle mani del suo collaboratore Godefroi de Leigni, che la portò a termine. Non è il caso di rifare, anche per sommi capi, l'interpretazione di questo romanzo, dove "il senso dell'avventura e dell'amore" (per riprendere il titolo di un celebre saggio di Reto Bezzola su Chrétien) è complicato da situazioni lasciate inspiegate, enigmi non sciolti e movimenti non terminati. La cifra cortese è anche questo intrecciarsi e rimandarsi di persone, parole ed episodi, dove però la qualità della scrittura risulta decisiva. Quella di Chrétien, piana e colloquiale (lontana dallo stile alto e sublime dell'antichità), è però retoricamente costruita, e pure ironica, il che costituisce una bella prova per un traduttore. L'esperimento di Beltrami mi sembra però riuscito: i suoi novenari a rima baciata ricalcano bene la struttura metrica dell'originale e anche registro e stile linguistici sono congruenti con Chrétien. Ne viene fuori una traduzione certamente più godibile di quelle disponibili in prosa – che certo non possono ambire che alla pura funzione di servizio – ma anche attenta e aderente (certamente più della media di altre in versi di romanzi o liriche medievali) e che fa recedere un po' chi scrive, netto sostenitore di quelle alineari, dalla sua posizione di principio.
Walter Meliga
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore