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La calma del più forte, sesto episodio della serie noir con al centro il commissario Laurenti, delinea un intrigo internazionale che si dipana tra mafia e speculazioni finanziarie. Teatro degli eventi è Trieste (l'autore, tedesco, vi risiede da oltre dieci anni), qui descritta con minuzia sia nei luoghi che nei rapporti sociali, inclusi quelli con la vicina Slovenia dopo la caduta delle frontiere con l'Italia (2007). Il romanzo ruota intorno a Duke e Sedem Newman, padre e figlio, profondamente diversi tra loro, figure controverse al centro di un impero finanziario poco trasparente. I colpi di scena si susseguono mentre la polizia italiana e quella slovena collaborano per far luce su un traffico di droga e combattimenti clandestini tra cani, nonché su un gruppo irredentista istriano intenzionato a uccidere Duke. Lo scenario si complica ulteriormente quando Pina, la giovane collaboratrice del commissario, si innamora del giovane Sedem. Nel racconto si sovrappongono molteplici piani prospettici, per cui una stessa scena viene rivissuta da più personaggi, a beneficio del lettore che scopre così elementi ulteriori ricostruendo il succedersi degli eventi. Una tecnica che si serve anche di brevi e stranianti inserti in cui la voce narrante è quella di Argo, uno dei cani da combattimento dotato di coscienza e sensibilità umane. La peculiarità del romanzo sta nella la resa di una dialettica mitteleuropea contemporanea, in cui un autore tedesco descrive una vicenda che si svolge tra Italia, Slovenia e Austria cogliendo l'evoluzione dei rapporti tra le diverse popolazioni alle prese con l'inedita unificazione dettata dall'Europa. Oltre che sul nostro presente, ricorrenti spunti di natura storica, politica ed economica stimolano la riflessione su un passato diverso, ma non così lontano.
Tazio Brusasco
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