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Dall'autrice di Fino in fondo, mezzo milione di copie vendute in UK e tradotto in 30 paesi.
«Un libro magnifico, che traccia un arco di causa-effetto insieme tragico e salvifico». - Financial Times
«Una vicenda di abuso emotivo e di desiderio di possesso spaventosamente realistica». - The Guardian
«Un noir domestico di altissimo livello». - The Evening Standard
Doughty è bravissima nel presentarci personaggi dall'esistenza ordinaria e nell'intesserne la vita di complessità e desiderio. È un romanzo che affronta temi oscuri, ma è al contempo pieno di speranza». - The Times
«Un page turner. assolutamente». - The Harald
Stazione di Petersborough, binario Sette, quattro del mattino: Lisa Evans è determinata a capire perché si ritrova in quel luogo deserto. Perché è lì? Lisa non se lo ricorda. Però una cosa la sa: lei è morta, ed è morta lì, investita da un treno al binario Sette. ma come siano davvero andate le cose, Lisa non riesce a capirlo. Nella solitudine della notte, assiste a un altro «incidente»: un uomo solo, anch’egli travolto da un treno di passaggio. Lo choc fa riaffiorare, un tassello dopo l’altro, le vicende e le persone del suo passato. Su tutte, Matthew, il fidanzato. Medico affascinante e premuroso, Matthew è andato a vivere con lei dopo poche settimane di appuntamenti romantici e passionali. I suoi genitori lo adorano, è quello giusto. Potrebbe essere la relazione perfetta solo che, come spesso accade, non lo è. Matthew arriva sempre in ritardo, ma detesta quando lo fa Lisa. Le dice che lei è solo sua, ed è ossessionato dai suoi fidanzati passati, per scherzo. Le controlla il cellulare e conosce le sue password. Tanto per provare, quando sono a letto insieme, le chiede di fingere di essere morta. Giorno dopo giorno, un senso di soffocamento e allo stesso tempo di colpa si insinua nella vita di Lisa. C’è qualcosa che non funziona, ed è sicuramente lei il problema. A meno che non sia Matthew.
Mentre il ricordo della relazione si fa sempre più vivido, una domanda tormenta Lisa: si è suicidata su quel binario, o qualcuno l’ha spinta sotto al treno? Perché il suo spirito continua a vagare per la stazione, come se avesse qualcosa di irrisolto da portare alla luce prima di potersi abbandonare in pace all’eternità? Tra le vicende dei frequentatori abituali della stazione, che può osservare dalla sua postazione privilegiata, e le immagini che le tornano alla mente, Lisa capisce di non essere sola, e che può ancora fare qualcosa per riportare a galla la sua terribile verità.
Binario Sette è insieme un page turner e un’indagine sui risvolti oscuri che avvolgono relazioni apparentemente «normali». Con il passo di un thriller, Louise Doughty ci accompagna in un viaggio alla scoperta della presenza del mistero nei luoghi più insospettabili.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Abbandonato, lentissimo!
Storia avvincente e carina
"Binario sette", di Louise Doughty. Finito di leggere in un we, ma non divorato, xké non è una storia d'azione. Protagonista è un' <anima in pena👻>, alla ricerca della sua verità. Ed il racconto di questa, quando viene scoperta, è pregno di sfumature nelle dinamiche psicologiche. Tanti, infatti, sono i modi in cui si può articolare un abuso. La sottile, costante, pregna squalifica, che cresce man mano, diventando parte della quotidianità, e della normalità, al punto da essere difficilmente riconoscibile. Se metti una rana nell'acqua bollente, schizzerà subito via. Ma se la immergi nell'acqua tiepida, facendola riscaldare man mano, non se ne accorgerà, e morirà bollita viva. È un romanzo attraversato da una vena di malinconia, che non appesantisce il racconto. Qualche descrizione di troppo, per me, ma non intacca il valore dello scritto. Mi ha colpito anche la casa editrice, Bollati Boringhieri, che di solito pubblica saggistica, e questo è stato un'incentivazione all'acquisto. Lo consiglio.
Recensioni
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