L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
L'8 settembre 1943 gli 11.500 uomini della Divisione Acqui di stanza sull'isola greca di Cefalonia si vedono intimare la resa dal presidio tedesco, fino al giorno prima alleato. Gli italiani decidono di non arrendersi, dando così vita, in modo tanto tragico quanto spontaneo, al primo atto della Resistenza armata. Fronteggiano il nemico per otto giorni, prima di venire sopraffatti. Una parte di loro cade in combattimento, altri 6.500 dopo essersi arresi vengono trucidati e altri 1.300, imbarcati su navi da trasporto, muoiono a causa delle mine disseminate nello Ionio. Questo l'episodio storico da cui prende lo spunto la narrazione, romanzesca, di Bandiera bianca a Cefalonia, il cui protagonista, figlio di un ufficiale italiano vittima dell'eccidio, cerca di riannodare l'intera vicenda. Giocato su un doppio piano temporale, il presente del viaggio nell'isola sulle orme di un padre mai conosciuto e il passato della rievocazione storica, il libro ricostruisce con asciuttezza ed efficacia le drammatiche vicende che al suo apparire, nel 1963, contribuì in maniera determinante a far conoscere al pubblico italiano ed europeo. Alla scrupolosità del resoconto. Venturi unisce le movenze intense e partecipi della grande narrativa, tramandando «ciò che è accaduto, come nessun documento, nessun diario, nessuna storia potrebbero fare»; in queste pagine lo scrittore – a dirlo è Sandro Pertini – «raggiunge i vertici dell'arte senza tradire la realtà dei fatti, ma anzi, proprio per questo, meglio illuminandola».
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Cefalonia è un’isola del mar Ionio sita a ovest delle coste greche, immediatamente a nord dell’isola di Zante ed è tristemente famosa per l’eccidio degli uomini della Divisione Acqui che vi erano di stanza dopo l’occupazione della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale; il fatto avvenne a seguito della proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, allorché le nostre truppe furono lasciate senza precise istruzioni se non quella di reagire a eventuali attacchi provenienti da forze diverse da quelle angloamericane. A Cefalonia i tedeschi intimarono la resa al generale Antonio Gandin, comandante della divisione che ordinò alle sue truppe di reagire, decisione presa non tempestivamente a causa dell’incertezza del comportamento da tenersi, ritardo che agevolò l’afflusso di nuove truppe tedesche a sostegno del locale presidio in origine molto modesto e che ingaggiarono battaglia con l’aiuto dell’aviazione. I combattimenti durarono otto giorni nel corso dei quali non pochi nostri militati caddero sul campo, mentre circa 6.500, dopo essersi arresi, furono trucidati e altri 1.300, imbarcati su navi da trasporto con destinazione i lager tedeschi, morirono a causa delle numerose mine che infestavano il mar Ionio. Questa è la drammatica vicenda storica oggetto del romanzo di Marcello Venturi in cui il protagonista è il figlio del capitano Aldo Puglisi, una delle vittime dell’eccidio. Si reca a Cefalonia per visitare il luogo dove è morto suo padre, ma soprattutto per rintracciare due testimoni che l’aiutino a comprendere quello che accadde, per riannodare l’intera complessa vicenda. La narrazione si avvale di due diversi piani temporali, quello del figlio che cerca di ripercorrere quel che accadde, e quello del padre, testimone della sua stessa morte. Ne scaturisce un romanzo verità di grande impatto, drammaticamente bello, un’autentica opera d’arte.
Questo romanzo ha il grande pregio di portare alla luce quello che è stato un massacro completamente dimenticato da noi italiani, nonostante ad esserne vittima siano stati nostri connazionali nell'esercizio delle loro funzioni militari. Bellissima l'introduzione di Sandro Pertini, che identifica la mancata consegna delle armi ai tedeschi da parte dei soldati italiani come l’inizio della resistenza, dato che per la prima volta ci si ribellò agli ordini tedeschi. Molto bella anche la contrapposizione tra l’ufficiale italiano Aldo Puglisi e il tedesco Karl Ritter, in quanto il primo è in guerra quasi contro la sua volontà, e inizia a ribellarsi allo status quo, e il secondo è totalmente forgiato dalla propaganda hitleriana, imbevuto di illusioni su una razza superiore e dominatrice. Unica nota dolente, ci sono alcuni tratti più noiosi e trascinati, ma consiglio lo stesso di leggere questo libro perché importante nel ricordare un passato da tutti dimenticato.
Devo ammettere che non ero a conoscenza di tutti i particolari che scatenarono l'eccidio di Cefalonia ma grazie a questo romanzo ho potuto saperne di piu' di una delle pagine piu' orribili della storia italiana.Lo consiglio a chi ha voglia di sapere per non dimenticare ma semplicemente lo consiglio a chi vuole leggere un libro scritto meravigliosamente bene.Ciao a tutti e al prossimo
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore