L' arte di aspettare e altri saggi

Il fascino credo sia ante 11 settembre, tanto per ribattere ad un precedente lettore. Mi sembra da post crollo del muro, 1989. Proprio per questo il libro risente di una certa datazione. Alcuni saggi personali, cioè i capitoli, sono troppo lontani da oggi, l'umorismo certamente woody alleniano ebraico middle-classe newyorchese è gradevole ma non sempre. L'arte di aspettare è il titolo di un capitolo, mentre il titolo in originale, "contro la joie de vivre", fa riferimento ad un altro capitolo, per dire che l'editore forse ha ritenuto che l'originale avrebbe scoraggiato numerosi lettori italiani non molto avvezzi ai francesismi. Personalmente preferisco saggi personali sullo stile di Eco, tipo "A passo di gambero". Tutto sommato, come dice Lopate nel capitolo sull'attesa dell'uscita di un libro, così così.

Quando lessi Lopate sulle pagine della rivista di Fofi (Lo straniero), ne rimasi magneticamente attratto, ma oggi sulla lunga distanza, mi ha annoiato!

Sempre troppo libri si pubblicano in Italia, sempre pochi lettori leggoni in Italia e sopratutto come fare a scoprire ciò che di buono esce, nel mare di confusione in libreria! Grazie ad un amico ho scoperto questo libro ricco di stimoli e simpatiche conclusioni. Composto di una serie di messaggi in bottiglia da un'isola solitaria circondata dal mare montante della confusione e della FRETTA. Combattiamola, leggendolo!