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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2019
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Ho letto tutti i libri dell'autore tutti d un fiato. Questo ha avuto come neo il fatto di essere il terzo di un autore, che ritengo essere originale, comunicativo e imperdibile, e pertanto mi aspettavo molto. In realtà la storia è intrigante e nonostante sia un romanzo presenta molti aspetti che la rendono uno spaccato della società americana di quegli anni. Lo consiglio assolutamente come gli altri romanzi dell'autore senza avere troppe aspettative, godendosi fino alla fine ogni attimo della storia.
Anche questa volta è stato un viaggio ricco e affascinante quello intrapreso nel nuovo romanzo di Jamie Ford, nel quale culture e destini si mescolano e si perdono per poi ritrovarsi. Un romanzo interessante sotto diversi aspetti. I personaggi sono ben caratterizzatati anche se un po' meno incisivi se confrontati con il primo romanzo dell'autore, il bestseller "Il gusto proibito dello zenzero"; in particolare ho amato molto la giapponese Fahn. Una storia cruda e bella allo stesso tempo, ambientata in un mondo che cambia velocemente, infatti, nel romanzo si parla di ben due esposizioni universali che segnarono la storia di Seattle. Queste ultime sono risultate per me ambientazioni un po' caotiche e affollate: soffro la folla nella vita come sulla pagina per cui ho apprezzato meno certe pagine. Intrigante il Tederloin, un bordello di lusso dove la vicenda si evolve. Apprezzo quest'autore per il suo stile poetico e per lo spirito di ricerca di fatti storici spesso ignorati come, in questo caso, la vendita di esseri umani in oriente e la prostituzione. Nel complesso, nella storia del giovane Ernest, orfano arrivato in America dalla Cina e messo in palio a una lotteria, è mancato un pizzico di zenzero, quell'appassionata commozione cui l'autore mi aveva abituato (anche leggendo "Come un fiore ribelle", il suo secondo romanzo), ciononostante resta un romanzo valido e da leggere.
"La verità era che ormai Gracie non lo riconosceva quasi piu'. La sua mente era diventata un falso specchioi. Lui poteva vederla nitidamente, ma Gracie lo aveva perduto dietro un riflesso tormentato e distorto."
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