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Lorenzino de’ Medici (1515-1548) è uno dei personaggi storici che più ha ispirato la fantasia degli scrittori, da Margherita di Navarra a James Shirley, da Vittorio Alfieri a de Musset, da Sem Benelli fino al recente romanzo dell’americano Arvin Upton, Lorenzino (1977). Motivo di questa notevole fama postuma è l’omicidio che egli commise, la notte del 5 gennaio 1537, uccidendo il giovane duca di Firenze, nonché suo lontano parente, Alessandro de’ Medici. Il fatto attirò sulla città toscana l’attenzione di tutta l’Italia e di mezza Europa, scatenando al contempo le reazioni dei due partiti in campo – medicei filo-imperiali e fuoriusciti filo-francesi, di cui Lorenzino faceva parte –, che si concretizzò in numerosi opuscoli pro e contro il tirannicidio. Il pericolo, ben chiaro a Lorenzino, era che il suo gesto venisse travisato: per questo volle scrivere – in data imprecisata – la presente celebre Apologia. Lodato da Leopardi come un capolavoro dell’eloquenza italiana moderna, il breve scritto narra la preparazione e l’esecuzione del delitto, mentre tenta al contempo di darne una giustificazione etico-politica. Lorenzino è convinto infatti d’aver realizzato un’impresa degna dei grandi tirannicidi del passato – primo fra tutti Bruto –, in quanto non ha esitato a rischiare ogni cosa – casa, affetti, beni, la vita stessa – pur di eliminare il tiranno e ridare la libertà al popolo.
La decina di lettere – datate tra il gennaio 1537 e il luglio 1544 – raccolte nella seconda parte del volume gettano poi una luce vivida e immediata sugli avvenimenti successivi al delitto, e costituiscono quindi un ideale e necessario completamento dell’Apologia.
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È ben realizzato ed è abbastanza chiaro,è interessante da leggere per poter vedere anche il diretto punto di vista storico di un personaggio importante del passato. Inoltre ci sono le spiegazioni di alcuni termini verso la fine del libro (quelli con il numero segnato), quindi nel caso qualcosa non risultasse chiaro ad una prima lettura, lo può risultare alla seconda dopo aver letto le spiegazioni. Essendo solo 115 pagine è rapido da leggere e non è pesante (l' ultima pagina scritta è la 115, dopo ci sono l' indice ed i volumi pubblicati).
Recensioni
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