L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Premi
2017 - Festival di Berlino - Orso d'argento (Gran premio della giuria) - Aki Kaurismaki
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il maestro del silenzio. Bellissimo.
Davvero il capolavoro di Kaurismaki! Da un regista celebre per il suo sapiente uso del silenzio, un film in cui il dialogo con l'altro, seppur essenziale ma pieno di senso, svela un mondo di sentimenti e solidarietà che, tra mille peripezie, riesce a resistere all'ottusa freddezza del sistema. Un migrante e una cagnolina (e un aspirapolvere) nascosti nella toilette delle donne, delicata metafora di ogni altro da sé, che solo un poeta come Kaurismaki sa mettere in scena con leggerezza e ironia, suscitando risate e commozione. Un bellissimo film, in cui l'incontro con le differenze restituisce il ricordo di sé e il desiderio dell'affettività, per non perdere la speranza in una società fatta di relazioni, umane e non solo...
Altra bella prova registica di Kaurismaki. Sono presenti tutti gli elementi tipici della sua analisi della realtà (già evidenti in altri film, come "Le luci della sera" ed il più recente "Miracolo a Le Havre"), ed in particolare della vita quotidiana delle persone semplici e piccole. Il finale crudele, anche se non lascia spiragli di ottimismo, onora la vita vissuta.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Kaurismäki impartisce importanti lezioni senza dimenticare di far sorridere, come solo i grandi del cinema hanno saputo fare
Trama
Khaled è un rifugiato siriano che ha raggiunto Helsinki dove ha presentato una domanda di asilo che non ha molte prospettive di ottenimento. Wilkström è un commesso viaggiatore che vende cravatte e camicie da uomo il quale decide di lasciare la moglie e, vincendo al gioco, rileva un ristorante in periferia. I due si incontreranno e Khaled riceverà aiuto da Wilkström ricambiando il favore. Nella società che li circonda non mancano però i rappresentanti del razzismo più becero.
L'insoddisfazione esistenziale sembra essere ormai connaturata con la vita dell'uomo occidentale. Non è un caso che il film ci mostri all'inizio Wilkström che se ne va da casa lasciando sul tavolo la fede nuziale. Kaurismaki ha già però provveduto a metterci sull'avviso: ci sono ben altre tensioni che attraversano il mondo e il volto di Khaled, nero del carbone in cui si è nascosto, ce lo testimonia. Il Maestro finlandese continua a visitare il suo mondo di emarginati ed autoemarginati dalla vita ai quali non è concesso di mostrarsi troppo malinconici (anche se lo sono) e che a buon diritto possono provare gli stessi sentimenti dello Shylock shakespeariano.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore