L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un bel film, con una bellissima Kasia Smutniak, che racconta di come l'amore possa nascere anche tra persone con caratteri totalmente opposti. Interessante, anche se un po' diverso dal solito stile di Ozpetek.
La storia d'amore che diventa matrimonio, la vita che all'improvviso cambia con l'arrivo del tumore della protagonista ed il film diventa melodramma. E' bello, da vedere sia per l'ambientazione tra Lecce, Otranto ed altre meravigliose località pugliesi che per la splendida interpretazione di Kasia Smutniak, premiata ai Nastri d'Argento.
Un film un po' sottotono rispetto ad altri di Ozpetek. Ambientato in una bellissima Lecce, Allacciate le cinture mescola leggerezza e drammaticità estrema. Il tema fondamentale è il rapporto con la malattia, ma sempre in un contesto di film corale, che si anima delle voci di molteplici personaggi, caratteristica tipica del regista turco. Il personaggio della Smutniak è ricco di sfaccettature, mentre quello di Arca non mi ha convinto totalmente.
Elena lavora come cameriera in un bar e ha un gruppo di amici con i quali trascorre le proprie giornate. Un giorno, per caso, conosce Antonio, un meccanico di scarsa cultura ed apparentemente omofobo e razzista. I due cercano in tutti i modi di resistere all'attrazione che li spinge l'uno verso l'altra.
Dopo il deludente "Magnifica presenza", Ozpetek ritorna al suo sceneggiatore e al suo produttore e tira fuori finalmente un film nel suo primo stile "Fate ignoranti". Colpisce la commistione del registro comico con quello drammatico, a volte mi è sembrato un po' stridente. La trama è in sé molto semplice ed è narrata semplicemente (nonostante la trovata, peraltro non indispensabile dal punto di vista narrativo, della chiusura del cerchio finale). Incredibile Arca che recita (o perlomeno ci prova). Molto brava la Smutniak. Qualche eccesso in alcuni personaggi e situazioni un po' troppo sopra le righe, all'Almodovar prima maniera. Una storia che nonostante tutto lascia dentro il senso di un qualcosa di doloroso.
Bel film corale come la sua filmografia testimonia. Tratta con cura un tema molto ostico senza cadere nel patetico facendo emergere le difficoltà che un tale evento può generare. Non all'altezza degli esordi ma del resto la magia non è facile da ricreare
Bello, Ozpetek e' riuscito nel difficile tentativo di gestire la tristezza della malattia e l'allegria giovanile dei protagonisti. Stupenda l'ambientazione a Lecce
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore