L'albergo delle donne tristi

Tocca l'intimo dell'animo femminile (o una parte della sua vastità). Romanzo che descrive un progetto, un'utopia di sorellanza tra donne. Un desiderio di amicizia, unione con l'altra metà, Scrittura a tratti poetica, intima. Personalmente è stata una bellissima esperienza

Sono stata risucchiata anima e cuore nella lettura di questo libro. Il punto di vista, le protagoniste, il sentimento che trasuda da ogni riga è così intensamente femminile che è impossibile, per una donna, non immedesimarsi. Chi non ha avuto il cuore spezzato? Chi non ha fatto, a un certo punto, lo stesso ragionamento di Floreana ("ora basta, mi dò alla castità, non vale la pena")? Chi non ha conosciuto quel dolore e quella disillusione? Eppure, con delicatezza, con paura, con cautela, Marcela Serrano dimostra che la vita non finisce, che l'amore ritorna e che la fiducia è possibile. Che per amare davvero, forse, aver avuto il cuore spezzato è quasi un prerequisito.

Un concentrato di luoghi comuni, uno sviluppo noioso e monotono. L'idea iniziale non è malvagia, ma lo sviluppo...mah. Pensavo di iniziare un libro sulle donne, sulla loro voglia di riscattarsi, sulla forza che ogni giorno tirano fuori per far fronte a problemi, delusioni, difficoltà in una società prettamente maschilista. Invece, mi sono ritrovata a leggere di donne la cui unica fonte di sofferenza è l'uomo (inteso come maschio), incapaci di rendersi indipendenti da mariti/amanti o chicchessia. Speravo, verso la fine, che ALMENO la protagonista riuscisse a crescere e riscattarsi e invece...brutta sorpresa.