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Anno edizione: 2015
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In seguito agli eventi narrati ne “La prole di ADEC” - del medesimo autore - l’azione si sposta nel Sistema Solare, dove l’omonimo progetto di colonizzazione interstellare prosegue ormai da secoli fra l’indifferenza della maggior parte dell’umanità e non poche critiche per via dell’enormità di risorse che in esso vengono profuse. D’altro canto c’è da dire che - grazie anche allo straordinario progresso tecnologico stimolato proprio dal progetto ADEC - la civiltà umana ha fatto grandi passi avanti. Unificazione a livello planetario, smilitarizzazione, utilizzo di risorse extraplanetarie e abbandono totale di ogni forma di energia derivante dalla combustione di idrocarburi o reazioni nucleari. Quest’ultimo aspetto è stato reso possibile dalla realizzazione ci un mastodontico sistema di ripetitori orbitali che dalla superficie del pianeta Mercurio, letteralmente tappezzato di pannelli fotovoltaici, convoglia l’energia fin sulla Terra. A parte la metodica e costante manutenzione, per questo sistema di rifornimento energetico non è stata prevista alcuna forma di sorveglianza poiché le uniche due istituzioni in grado di agire nello spazio - il Governo Planetario e la Corporazione (alla quale fanno capo le grandi compagnie multinazionali) - si sorvegliano scrupolosamente l’un l’altra, guardandosi pure un po’ in cagnesco. È così che quando si verifica un incidente di inusitata gravità - ben due ripetitori messi inspiegabilmente fuori uso - tutti sono troppo preoccupati a rimediare al danno per far caso a una strana coincidenza, ovvero il rilevamento entro i confini del Sistema Solare di strani segnali elettromagnetici non riconducibili ad attività umane…
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