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Anno edizione: 2018
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Titolo: La società aperta e i suoi nemici. Platone totalitario - Hegel e Marx falsi profetiAutore: Karl PopperEditore: ArmandoData: 2003 Armando (Edizione del centenario); 2003; 9788883583094; Rilegato con sovracoperta; 22 x 14 cm; pp. 954; A cura di D. Antiseri. Traduzione di R. Pavetto. ; leggeri segni d'uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; I due volumi de La società aperta e i suoi nemici apparvero in Italia il primo nel dicembre del 1973 e il secon- do nel gennaio del 1974. Noncurante di tutti i giudizi negativi espressi dai consulenti di mercato, l'Editore Armando, sollecitato dal Prof. D. Antiseri, decise di pubblicare l'opera che poi, sostanzialmente, venne ignorata dall'intellighenzia italiana o addirittura coperta di insulti: cosa poteva mai insegnare ai tanti possessori di modelli di società perfetta, di verità incontrovertibili, e di ineluttabili sensi della storia un "reazionario" come Popper, un "maccartista", difensore delle societá capitalistiche occidentali? Oggi la situazione è in gran parte cambiata. La società aperta e i suoi nemici è uno dei libri più letti e studiati nei Paesi ex comunisti; l'edizione in lingua russa, apparsa nel 1992, è stata ed è un successo editoriale; anche le università cinesi mostrano ora attenzione nei confronti sia del Popper epistemologo che del Popper politologo. L'erosione delle ideologie totalitarie prosegue senza sosta; esse hanno perso la loro maschera e ai più appaiono per quel che erano e sono: mitologia che gronda sangue, utopie sanguinarie a cui sono appesi milioni e milioni di uomini e donne sacrificati sull'altare dell'abuso della ragione. E fu proprio l'uso della ragione che Popper intese reintrodurre nella teoria politica con la sua opera un "lavoro di guerra", frutto di un impegnativo, appassionato e profondo scavo nelle ragioni della libertà. A oltre mezzo secolo di distanza dalla prima edizione, sono milioni gli uomini e le donne che, oppressi, hanno tr
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Questa è delle più importanti opere del nostro tempo; colonna portante del liberalismo che mette in scacco l'ambigua dottrina egualitaria. Anche Popper aveva militato nel marxismo, abiurando come François Furet (IL PASSATO DI UN'ILLUSIONE). Popper ha contribuito al crollo del dogma totalitario fondato su preconcetti e falsità. Spiega come la conoscenza è infinita e la ricerca non ha mai fine: impariamo in continuo, modifichiamo le nostre interpretazioni in funzione del presente con le nuove esperienze e le conclusioni non sono mai definitive; così, non si può predire ed è inutile pianificare l'avvenire. Scatena un diretto attacco agli aspiranti profeti: Platone, Hegel e Marx le cui idee sostenevano la grottesca pretesa di controllare l'azione umana e creare la società giusta e perfetta. Ma è lecita la pretesa di creare fraternità con l'oppressione delle legittime aspirazioni degli individui? Come giustificare un male immediato certo per un ipotetico bene incerto? Per loro bisognava credere per vedere; Popper insegna a vedere per credere; loro erano disposti a sacrificare il presente a favore d'un immaginario avvenire. Però era implicita l'imposizione di misure drastiche: limiti alle libertà riducendo gli individui a comparse. Perfino Camus s'era ribellato: la rivoluzione è un male e scrive L'UOMO IN RIVOLTA pagando il prezzo con la perdita dei compagni. Popper si associava ai paladini della libertà Ludwig von Mises e F.A. von Hayek; insieme contribuiscono ad ammainare l'insanguinata bandiera del totalitarismo ed ora sventola la bandiera della speranza, del progresso spontaneo e della libertà. In Italia, poco inclinata alle letture, le loro geniali opere sono ignorate, condannate all'ostracismo dagli intellettuali, ai quali Raymond Aron ha dedicato il saggio L'OPPIO DEGLI INTELLETTUALI. LA SOCIETA' APERTA ED I SUOI NEMICI dovrebbe essere presente in tutte le biblioteche che difendono diritti umani, democrazia e libero pensiero.
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