Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 45 liste dei desideri
I salici ciechi e la donna addormentata
Disponibilità immediata
12,00 €
12,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
12,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
16,00 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
12,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
16,00 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi
I salici ciechi e la donna addormentata - Haruki Murakami - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
salici ciechi e la donna addormentata

Descrizione



«Murakami Haruki è il Giappone moderno, tecnologico, occidentale, inglobato nella globalizzazione, veloce, ansioso, nevrotico. Ma lo straordinario di Murakami, l'elemento che ne fa un autore incredibilmente complesso e interessante è la sua capacità di mediare impercettibilmente tutto questo con la tradizione culturale e letteraria della sua nazione.
Murakami Haruki è la capacità di raccontare per immagini, l'eleganza delle forme, la raffinatezza del tratto, la spiritualità laicizzante, l'adolescenza dell'animo, il mistero che non deve essere necessariamente svelato, l'ombra.»
dalla recensione di Wuz.it


«In quell'anno ci fu un numero spaventoso di funerali. Intorno a me amici ed ex amici morivano uno dopo l'altro, come spighe di granoturco in un campo bruciato dai raggi del solleone. All'epoca avevo ventotto anni. [...]
Il massacro arrivò insieme a un sorprendente rumore di spari. Come se qualcuno dall'alto di una collina metafisica imbracciasse una mitragliatrice metafisica e ci inondasse di pallottole metafisiche.»

da La tragedia nella miniera di carbone di New York

Scritti e pubblicati in Giappone nell'arco di oltre un ventennio, i racconti che compongono questa raccolta ci offrono, nella estrema varietà di ispirazione, lunghezza e stile che li caratterizza, un affascinante campionario delle tematiche e delle atmosfere che troviamo nei grandi romanzi di Murakami. Dalla leggerezza di brevi episodi come "II tuffetto" e "Splendore e decadenza delle ciambelle a cono", condotti sul filo della comicità e dell'assurdo, passiamo alla nostalgica, eppure lucida rievocazione di ricordi autobiografici nel racconto "II folclore dei nostri tempi" e in quello che dà titolo al volume, "I salici ciechi e la donna addormentata", entrambi basati sull'esperienza giovanile dei mitici anni Sessanta. L'angoscia di scoprire sotto l'apparente trasporto verso qualcuno un senso di repulsione ispira "Granchi", mentre "I gatti antropofagi" porta alla luce l'angoscia dell'uomo che per scelta ha dato alla sua vita una svolta irreversibile, rinunciando a tutto ciò che aveva creduto di amare. Altrove ("Lo specchio", "Storia di una zia povera", "Nausea 1979", "L'uomo di ghiaccio"), troviamo l'irruzione del fantastico nella vita quotidiana, mentre ne "II settimo uomo" il tema dell'errore di gioventù che condiziona, e rovina, la vita intera di una persona, è introdotto da una di quelle visioni folgoranti con cui lo scrittore sa rappresentare l'orrore di una tragedia.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2010
376 p., Rilegato
9788806184155
Chiudi

Indice


I 24 racconti del volume
I salici ciechi e la donna addormentata - Mekurayanagi to, nemuru onna, 1996
Birthday Girl - Basudei garu, 2002
La tragedia nella miniera di carbone di New York - Nyu Yoku tanko no higeki, 1983
L’aeroplano – o come lui parlasse da solo con l’aria di recitare una poesia - Hikoki-arui wa kare wa ika ni shite shi wo yomu yo ni hitorigoto wo itta ka, 1990
Lo specchio - Kagami, 1983
Il folclore dei nostri tempi. Preistoria del capitalismo avanzato - Warera no jidai no fokuroa-kodo shihonshugi zenshi, 1990
Coltello da caccia - Hantingu naifu, 1985
La giornata giusta per vedere i canguri - Kangaru-biyori, 1983
Il tuffetto - Kaitsuburi, 1983
I gatti antropofagi - Hito-kui neko, 1991
Storia di una zia povera - Binbo na obasan no hanashi, 1983
Nausea 1979 - Oto 1979, 1985
Il settimo uomo - Nanabanme no otoko, 1996
Nell’anno degli spaghetti - Supageti no toshi ni, 1983
Tony Takitani - Toni Takitani, 1996
Splendore e decadenza delle ciambelle a cono - Tongari-yaki no seisui, 1983
L’uomo di ghiaccio - Kori otoko, 1996
Granchi - Kani - mai pubblicato in Giappone
La lucciola - Hotaru, 1984
Percorsi del caso - Guzen no tabibito, 2005
Hanalei bay - Hanarei Bei, 2005
In un posto dove potrei trovarlo - Doko de are sore ga mitsukariso na basho de, 2005
La pietra a forma di rene che si spostava ogni giorno - Hibi ido suru jinzo no katachi wo shita ishi, 2005
La scimmia di Shinagawa - Shinagawa saru, 2005

Valutazioni e recensioni

4,5/5
Recensioni: 5/5
(6)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(4)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

farfallina
Recensioni: 5/5

dei libri di racconti che ho letto di murakami, questo è quello che mi è piaciuto di piu. Ogni racconto ha in sè magia , realtà e surrealtà mescolati magistralmente; ogni racconto mi ha portato alla riflessione

Leggi di più Leggi di meno
carlo toninello
Recensioni: 4/5

scrittura splendida forse anche grazie alla traduzione. Alcuni racconti sono semplicemente splendidi. Al'80% grandissima letteratura. Chi ama la letteratura deve leggerlo.

Leggi di più Leggi di meno
Lady Libro
Recensioni: 5/5

Per me non è affatto semplice recensire dei racconti, perchè bisognerebbe prenderne uno alla volta, analizzarlo e continuare così fino all'ultimo rimasto. Perchè forse tante storie regalano più ricordi rispetto ad un romanzo o ad unica vicenda. Perciò non posso fare altro che riunire questi ventiquattro racconti in uno, tramutarli in un romanzo e dire ciò che ne penso. Comincio dicendo che questo libro è stato il primo che ho letto di quest'autore e... che dire? L'ho semplicemente amato. E anche questa parola non basta per descrivere quanto mi è piaciuto: mi è entrato dentro, ed è diventato come un organo indispensabile del mio corpo. So che qualcuno ha provato tutto questo e mi capisce. Tantissime e diverse sono le storie, come tante pietanze dal sapore diverso e piacevolissime da gustare e l'unica incertezza è data dall'imbarazzo della scelta. Se si potesse sorteggiare o avere il coraggio di scegliere, l'effetto sarà sempre piacevolissimo. In questi racconti c'è realtà, fantasia, divertimento, malinconia, tristezza, dolcezza, paradossi e assurdità ma soprattutto tante emozioni e sentimenti. Quel genio di Murakami ha la straordinaria capacità di combinare tutti questi elementi in una cosa indefinibile ma stupenda: non si riesce più a distinguere la realtà dalla fantasia, non si capisce cosa sia invenzione e cosa sia la verità e questo crea un meraviglioso senso di smarrimento che non crea ansia e non spaventa. Perdersi in questo mondo di racconti può sembrare un sogno a lungo inseguito e ora realizzato che può rendere il mondo più bello. All'inizio sembrano tutte banali storie di quotidianità, ma quando si prosegue con la lettura il livello di complessità aumenta, l'interpretazione diventa indispensabile e quando il messaggio viene recepito, non si ha più voglia di smettere. La fantasia della razionalità non è mai stata così emozionante e comunicativa.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(4)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

Kafka sulla spiaggia è il titolo di uno dei più fortunati fra i romanzi di Murakami (2002; Einaudi, 2008; cfr. "L'Indice", 2008, n. 9), ma potrebbe anche essere il titolo di questa collezione di racconti in cui le spiagge abbondano, e in cui abbondano corvi, scimmie parlanti, architetture da incubo e soglie pressoché impossibili da varcare. Eppure, per quanto vi si respiri un'atmosfera à la Kafka, i racconti di Murakami non sono kafkiani, se non altro perché i personaggi di queste storie (scritte fra il 1983 e il 2005) non rimangono, come l'agrimensore K., eternamente al di qua della sospirata soglia, ma a quella soglia si affacciano, e talvolta la varcano anche.
Così, ad esempio, il protagonista di uno dei racconti più surreali del libro, Splendore e decadenza delle ciambelle a cono, si trova sì alle prese con tirannici corvi parlanti incaricati di pronunciare una sentenza su di lui (le ciambelle che ha cucinato sono o meno degne di essere mangiate?), però del loro giudizio finisce per farsi beffe: "D'ora in poi avrei preparato solo le cose che piacevano a me. I corvi potevano pure beccarsi a morte l'un l'altro e crepare tutti quanti".
Simile il finale di Granchi, forse il racconto più bello, certo il più inquietante: una giovane coppia in vacanza a Singapore consuma per tre serate consecutive, con grande soddisfazione, squisite cene a base di granchi, seguite da amplessi lunghi e sereni, e da sonni tranquilli. La terza notte, però, accade un evento inatteso che cambia tutto, i granchi si rivelano diversi da quel che sembravano, e il protagonista, "avvolto da qualcosa di misterioso, morbido e profondo", prende una decisione di fondamentale importanza: "Ovunque fosse andato, con i granchi aveva chiuso".
In quasi tutte queste storie a un certo punto avviene "qualcosa di misterioso, morbido e profondo" destinato a dare una scossa all'esistenza sempre un po' assopita dei personaggi. Si tratta di accadimenti che potrebbero essere semplici coincidenze, ma forse non lo sono. Emblematico è in questo senso Percorsi del caso, una sorta di manifesto di poetica, in cui l'autore entra esplicitamente in scena in prima persona fin dall'incipit ("L'io narrante, qui, sono io, Murakami, che ho scritto questa storia") per raccontare "un paio di eventi 'strani' che mi sono accaduti in passato". Il punto, qui, sono le virgolette intorno alla parola strani. In che senso gli eventi che Murakami racconta sono "strani"? Si tratta solo di "incidenti che succedono", oppure esiste un "qualcosa" che interviene "facendo finta di essere una coincidenza"?
Murakami è al suo meglio quando, evitando di rispondere a queste domande, tiene a freno la sua vena più grottesca, che a volte rischia di diventare un po' stucchevole, e rimane sul sottile crinale fra la banalità del quotidiano e il baluginare del mistero. E su questo crinale si situano molti episodi di questi racconti: la musica che risuona nella notte sull'isola greca dei Gatti antropofagi, l'inspiegabile nausea che per un intero mese attanaglia il protagonista di Nausea 1979, lo stupefacente concatenarsi di coincidenze in Percorsi del caso.
Quasi sempre la banalità del quotidiano che i personaggi di Murakami si trovano a vivere è fatta di solitudine, e spesso all'origine di questa solitudine c'è un lutto da elaborare. È il caso dell'anziana donna di Hanalei Bay, che ogni anno si reca alle Hawaii per trascorrere tre settimane nella baia dove il figlio è morto aggredito da uno squalo; o del narratore del Settimo uomo, tormentato fin dall'infanzia dal senso di colpa per la morte di un amico travolto da un'onda anomala durante un tifone.
Ma è come se la scrittura stessa di Murakami, e non solo i suoi personaggi, fosse pervasa da una sorta di luttuosa malinconia. La sua sintassi piana e vagamente ipnotica, il suo modo terra terra di spiegare le cose, il suo approccio alla realtà invariabilmente umile e disarmato ("Diversi fenomeni inspiegabili hanno messo qua e là colore nella mia vita quotidiana. Pensate che io li abbia studiati con attenzione? No, non l'ho fatto. Li ho accettati così com'erano con semplicità e ho continuato a vivere normalmente", dichiara in Percorsi del caso) trasmettono la sensazione che un'impalpabile velo di tenue tristezza ricopra ogni cosa. Senza però che l'autore ne faccia mai una tragedia. Al pari dell'investigatore dilettante di Un posto dove potrei trovarlo, infatti, Murakami non se la prende se il mistero su cui sta indagando sfuma lasciandolo con un pugno di mosche: "Io continuerò la mia indagine da un'altra parte, alla ricerca di una porta (…). Alla ricerca di qualcosa, in un posto dove potrei trovarlo".
Norman Gobetti

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Haruki Murakami

1949, Kyoto

Murakami Haruki è nato a Kyoto ed è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote e Salinger. Con La fine del mondo e Il paese delle meraviglie Murakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki. Tra i libri pubblicati da Einaudi troviamo Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground, Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood, L'uccello che girava le Viti del Mondo, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L'elefante scomparso e altri racconti, L'arte di correre, Nel segno della pecora, I salici ciechi e la donna addormentata, 1Q84, A sud del confine, a ovest del sole, Sonno, L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Uomini senza donne, Prigioniero...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore