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Anna Foa ci regala una bella e dettagliata indagine storica. Nel suo libro, infatti, solo apparentemente, viene riportata una microstoria. In realtà, attraverso la trattazione delle vicissitudini di coloro che abitarono (e che continueranno ad abitare) la Casa al n°13 di via Portico d’Ottavia, ci offre la storia, poco nota, di cosa avvenne nei mesi successivi alla vergognosa razzia del ghetto fino alla liberazione. È l’occasione per portare alla luce personaggi ambigui e poco conosciuti, che operarono in quel drammatico periodo. Conosciamo, dunque, la Pantera Nera, Remo Canigiani, Renato Ceccherelli, la banda Cialli-Mezzaroma, ma anche tanti personaggi sconosciuti che tanto hanno fatto per salvare decine e decine (se non centinaia) di ebrei da morte sicura. Questo libro ci dà anche l’opportunità per riflettere su quanti siano intervenuti per aiutare i perseguitati, senza però apparire. Ed ecco che un raggio di luce, seppur a corto raggio, s’irradia dalle finestre della Casa per sottrarre dal buio dell’anonimato tanti piccoli grandi eroi: sacerdoti, monache, persone comuni. Tutto ciò sembra quasi una lezione di vita e di valori per noi piccoli omini dell’epoca covid e ci dimostra, incontrovertibilmente, quanta solidarietà ci fosse tra le persone a quei tempi, nonostante il solo accogliere in casa un ebreo potesse voler dire morte sicura. Un libro da leggere, per un approfondimento della storia degli ebrei romani (e non solo) durante l’occupazione nazista.
Consigliato a chi pensa che la memoria sia vano scontato rituale e non elemento indispensabile per la formazione di una coscienza individuale necessaria per vivere più consapevolmente il presente e progettare il futuro; a chi non si accontenta dell'astrazione dei numeri, ma vuole conoscere la fisicità delle vittime della Shoah, condannate allo sterminio solo per il loro credo; a chi è convinto che in quel tragico periodo gli italiani siano stati tutti indistintamente "brava gente"; a chi, al contrario, pensa che abbiano tutti indistintamente scelto la "zona grigia", sordi al richiamo della più elementare solidarietà umana; a chi ancora si chiede con angoscia "come è potuto accadere?; a chi, infine, si sente rassicurato da coloro che vogliono negare ciò che non può essere negato.
Storia di una casa e di molte vite, messe a repentaglio, umiliate e offese o, peggio, annientate. Lettura civile necessaria per chiunque. Stile chiarissimo.
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