Scrittore francese. Rimase presto orfano e trascorse l'infanzia e la giovinezza in gravi ristrettezze economiche. Prima di raggiungere il successo con i suoi romanzi, visse lavorando presso la casa editrice Hachette e facendo il giornalista, attività che non abbandonò mai del tutto. Considerato il caposcuola del naturalismo letterario, fu al centro di numerose polemiche artistiche, impegnandosi, tra l'altro, nella difesa di Manet e degli impressionisti ("I miei odii", 1866). Ma l'avvenimento più clamoroso della sua vita è legato al caso Dreyfus. Schieratosi con gli innocentisti, denunciò il complotto militarista e reazionario con la famosa lettera aperta (J'accuse) pubblicata su "L'Aurore" (1898). Condannato a un anno di carcere, per evitare la prigione, riparò in Inghilterra, da dove tornò l'anno successivo. Dopo "Teresa Raquin" (1867), la sua prima opera, nel 1868 Zola concepì il progetto di un ciclo di romanzi che doveva prendere in esame tutti gli strati della società attraverso le vicende di vari personaggi, tutti appartenenti allo stesso ceppo familiare, ineluttabilmente condizioanto da malattie e vizi ereditari. Nacquero così "I Rougon-Macquart, storia naturale e sociale di una famiglia sotto il secondo impero", un ciclo di romanzi che, iniziato nel 1871 con "La fortuna dei Rougon" si concluse nel 1893 con "Il Dottor Pascal". Tra i testi si ricordano: "Il ventre di Parigi" (1873), sulla dura realtà popolare della città; "L'ammazzatoio" (1877), centrato sulla piaga sociale dell'alcolismo; "Germinale" (1885) che descrive la vita e le lotte sociali di un distretto carbonifero; "La bestia umana" (1890).
Nel 1880 era apparsa una raccolta di novelle di Zola, Maupassant, Huysmans, Céard, Alexis e Hennique, che costituì una specie di manifesto della scuola naturalista: "Le serate di Médan".
Concluso il ciclo dei Rougon-Macquart, pubblicò la trilogia "Tre città" ("Lourdes" 1894, "Roma" 1896, "Parigi" 1898), in polemica con la chiesa cattolica e le superstizioni su cui si fonderebbe la fede religiosa.
Peculiare nella produzione di Zola, il tentativo di interpretare i fenomeni morali e sociali attraverso le dottrine, alquanto semplificate, di Taine (determinismo) e di Darwin (ereditarietà), e di trasferire alla letteratura il metodo sperimentale delle scienze.
Da: Enciclopedia della Letteratura, Garzanti, 2003