(Honfleur, Calvados, 1864 - Parigi 1936) poeta e romanziere francese. Dopo i versi di gusto parnassiano della sua prima raccolta, I domani (Les landemains, 1885), elaborò nelle raccolte successive la tecnica del verso libero (Poesie antiche e romanzesche, Poèmes anciens et romanesques, 1890; Come in sogno, Tel qu’en songe, 1892; Giochi rustici e divini, Jeux rustiques et divins, 1897) e tornò poi a forme classiche, con temi tratti dall’antichità (Le medaglie d’argilla, Les médailles d’argile, 1900, sonetti dedicati a André Chénier). In La città delle acque (La cité des eaux, 1902) evocò Versailles, simbolo stesso della bellezza, in opposizione alla mediocrità del quotidiano. Altre raccolte furono Lo specchio delle ore (Le miroir des heures, 1911) e Vestigia flammae (1921). Contemporaneamente pubblicò romanzi e racconti talora ambientati nel sec. XVIII come La doppia amante (La double maîtresse, 1900) e La peccatrice (La pécheresse, 1920), nei quali indulge a uno stile estetizzante e a un elaborato libertinismo; talaltra rivolti all’analisi di caratteri contemporanei (Il matrimonio di mezzanotte, Le mariage de minuit, 1903).