Grazia Livi è stata una scrittrice, giornalista e saggista italiana.
Esordisce come giornalista negli anni Sessanta, collaborando con testate prestigiose come La Nazione, Il Mondo, L'Europeo ed Epoca.
La sua scrittura e la sua particolare attenzione al mondo femminile le attirano i complimenti di giganti della letteratura italiana come Eugenio Montale e Mario Luzi.
D’origine toscana, dopo la laurea in Filologia Romanza conseguita con Gianfranco Contini nel 1958, scrive il suo primo romanzo Gli scapoli di Londra (pubblicato da Sansoni nel 1958) grazie al quale vince il “Premio Bagutta Tre Signore”.
Nel 1967 scrive Alberto Sordi, libro dedicato al grande attore romano.
Con la casa editrice Garzanti pubblica due romanzi nel giro di due anni: La distanza e l'amore nel 1978 e L'approdo invisibile nel 1980.
Raffinata saggista, Grazia Livi vince nel 1991 anche il “Premio Viareggio per la Saggistica” grazie a Le lettere del mio nome (Tartaruga 1991), un'indagine sulla scrittura femminile attraverso il confronto con lo stile e i temi di autrici come Virginia Woolf, Gertrude Stein e Anna Banti.
È stata anche autrice di alcune raccolte di racconti.
Tra quelle più rilevanti spiccano Vincoli segreti, pubblicato da La Tartaruga nel 1994, con il quale è stata finalista al Premio Strega e, con la stessa casa editrice, nel 2001 pubblica La finestra illuminata.
Di impronta autobiografica è invece l'itinerario letterario tracciato in Narrare è un destino (La Tartaruga, 2002), vincitore del “Premio Donna Città di Roma”: un percorso attraverso le opere delle grandi autrici del passato alla scoperta della propria originale forma di scrittura.
Nel 2006 ottiene il Premio Alessandro Manzoni per il romanzo Lo sposo impaziente (Garzanti, 2006), dedicato a Lev Tolstoj e alla sua giovane moglie Sofia, che narra il viaggio e la prima notte di nozze della coppia, l’atmosfera russa, i tormenti dell’anima, il conflitto tra l’artista e la comunità, la passione per la scrittura; il tutto caratterizzato da un appassionante confronto tra due personalità molto diverse tra loro. Per poter parlare in maniera dettagliata di questo grande scrittore, la Livi decide di recarsi direttamente in Russia dove, tramite diari e documenti, riesce a ricostruire il carattere poliedrico di Tolstoj, la relazione e le differenti sfaccettature delle personalità della coppia.
Il suo ultimo romanzo è stato Il vento e la motocicletta (Garzanti 2008), dedicato al rapporto complesso tra una madre e un figlio nelle sue diverse fasi.
Grazia Livi muore a Milano il 18 gennaio 2015.