Nome d'arte di Adam Spiegel, regista e attore statunitense. Personalità eclettica e polivalente, autore di numerosi video del gruppo musicale hip-hop dei Beastie Boys, recita in parti minori (The Game, 1997, di D. Fincher), fino al ruolo di coprotagonista in Three Kings (1999) di D.O. Russell, dove è uno dei tre soldati americani che accompagnano G. Clooney nella folle avventura nel deserto iracheno durante gli ultimi giorni della Guerra del Golfo. Nello stesso anno esordisce alla regia con Essere John Malkovich, scritto da C. Kaufman e considerato uno dei film più originali e innovativi della Hollywood contemporanea: attraverso la vicenda di un burattinaio in crisi che scopre per caso un tunnel che porta direttamente dentro la testa del celebre attore J. Malkovich (nel cast nel ruolo di sé stesso), J. affronta in modo assolutamente geniale alcuni temi importanti (l'identità, il rapporto fra corpo e pensiero, il ruolo del divismo), arrivando anche a interrogarsi criticamente sui modi di rappresentazione del linguaggio cinematografico (le «soggettive» attraverso cui i vari personaggi vedono con gli occhi del divo nella cui testa sono penetrati). Nel 2002 realizza un'altra regia metafilmica con Il ladro di orchidee - Adaptation, sempre scritto da C. Kaufman e interpretato da N. Cage e M. Streep.