Martin Amis è stato uno scrittore britannico. Si è distinto per il suo modo di guardare il mondo, inquieto e mai banale, talvolta sgradevole, ma sempre straordinariamente letterario. Figlio del notissimo scrittore Kingsley Amis, prima di dedicarsi completamente alla scrittura narrativa il giovane Martin ha collaborato con il London Observer, il Times Literary Supplement e il New Statesman, di cui è diventato direttore all’età di 27 anni.
La sua produzione letteraria comprende romanzi, racconti, saggi e sceneggiature, con cui si è guadagnato la fama di autore satirico tra i migliori del suo tempo.
Il debutto come narratore è stato nel 1973 con The Rachel Papers, al quale hanno fatto seguito, tra gli altri, i racconti di Altra gente. Un racconto del mistero (1981) e di I mostri di Einstein (1987), e i romanzi Money (1984), Territori londinesi (1989) e La freccia del tempo (1991), opera sui campi di sterminio nazisti che abbandona lo schema narrativo lineare tradizionale.
Si ricordano poi il romanzo L’informazione (1995), sulle rivalità che si scatenano nell’ambiente letterario, e le raccolte di racconti Il treno della notte (1997) e Cattive acque (1998). Nel 2000 è uscita l’autobiografia, Esperienza, e nel 2003 il romanzo Yellow Dog.
Altri titoli (pubblicati da Einaudi) sono: Koba il Terribile. Una risata e venti milioni di morti (2003), La casa degli incontri (2008), Il secondo aerero. 11 settembre: 2001-2007 (2009), London fields (2009), La vedova incinta (2011), Lionel Asbo. Stato dell'Inghilterra (2012), La guerra contro i cliché. Saggi Letterari (2014), La zona d'interesse (2015), Successo (2016). Nel 2014 è stato insignito del premio Bottari Lattes Grinzane.
Sui suoi lavori la critica si è pronunciata nei modi più disparati, demolendoli come oscuri e sgradevoli oppure esaltandoli come capolavori di umorismo degni di Charles Dickens.
Nel 2023 il regista Jonathan Glazer adatta il romanzo La zona di interesse in un omonimo film, gran successo di critica e pubblico, e vincitore di due Premi Oscar
Martin Amis si è spento il 19 maggio 2023 in seguito a una malattia. Così è stato ricordato sul Corriere della sera: «Mancherà una voce a volte aspra e disturbante, ma sempre libera, capace di rompere i preconcetti e di raccontare storie che non lasciavano mai indifferenti.»