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Gli insegnanti nella scuola italiana. Ricerche e prospettive di intervento
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Gli insegnanti nella scuola italiana. Ricerche e prospettive di intervento - Gianluca Argentin - copertina
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insegnanti nella scuola italiana. Ricerche e prospettive di intervento

Descrizione


Oltre a rappresentare una categoria occupazionale molto ampia, gli insegnanti sono la principale risorsa di ogni sistema educativo. Non sorprende quindi che la ricerca sull'istruzione abbia messo a fuoco la loro efficacia quale tema centrale su cui concentrare analisi e proposte di intervento. Al contempo, chi insegna viene caricato di compiti sempre più ampi ed eterogenei, gode di un riconoscimento economico e sociale limitato e corre il rischio di essere indicato come responsabile ultimo di problemi su cui può agire solo in parte. Il volume prende in esame le caratteristiche degli insegnanti italiani, descrivendoli sulla base delle ricerche e statistiche esistenti e mettendo a fuoco le opportunità e i vincoli per chi vuole accrescere l'efficacia del corpo docente. Si passano quindi in rassegna le leve politiche impiegate a tale scopo, ripercorrendo quanto già fatto in passato in Italia e illustrando le potenzialità di interventi futuri. Un testo utile per scienziati della formazione, studiosi di politiche pubbliche, sociologi ed economisti dell'educazione.
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Dettagli

2018
19 aprile 2018
251 p., Brossura
9788815275493
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Indice

Prefazione, di Alessandro Cavalli
Introduzione
I. Prospettive sociologiche sugli insegnanti
1. Un oggetto di studio per molte discipline
2. Gli insegnanti nella ricerca sociologica
3. Il contributo della sociologia dell'educazione
4. Il versante della sociologia della stratificazione
5. Il contributo della sociologia economica
6. Osservazioni conclusive
II. Il nodo dell'efficacia degli insegnanti
1. Gli insegnanti nell'economia dell'istruzione
2. Gli insegnanti come risorsa chiave del sistema di istruzione
3. Gli insegnanti come attori nel mercato del lavoro
4. L'efficacia degli insegnanti: un concetto problematico, impopolare e cruciale
5. Come e perché integrare il concetto di efficacia degli insegnanti nella ricerca sociologica
6. I tranelli da cui guardarsi
7. Osservazioni conclusive
III. Gli insegnanti italiani: il profilo socio-demografico
1. Qualche considerazione sui dati disponibili
2. Grandi numeri, da maneggiare con cautela
3. Una forza lavoro insegnante anziana, ancor più del paese
4. Una scuola fatta da donne
5. Una sola forza lavoro insegnante?
6. Osservazioni conclusive
IV. Condizioni di lavoro e soddisfazione: tra luci e ombre
1. Pezzi di un puzzle: temi e fonti di dati
2. Il carico di lavoro
3. Salario e prospettive di carriera
4. L'accesso all'insegnamento: un lungo precariato per molti
5. L'inaspettata soddisfazione lavorativa degli insegnanti
6. Va davvero tutto bene? Le minacce al benessere degli insegnanti
7. Il riconoscimento sociale degli insegnanti: la parola ai cittadini
8. Osservazioni conclusive
V. Le leve per accrescere efficacia e benessere degli insegnanti
1. Efficacia e benessere: due facce di un'unica medaglia
2. Reclutare nell'insegnamento e nelle singole scuole i candidati più adatti
3. Formare e supportare nella fase iniziale della carriera
4. La formazione in servizio
5. Promuovere comportamenti virtuosi dei singoli e delle comunità scolastiche
6. Osservazioni conclusive
Conclusioni
1. Alcune direzioni per la ricerca futura
2. Tre proposte per la scuola italiana
Riferimenti bibliografici

Voce della critica

(...) Gianluca Argentin si propone innanzi tutto di fare il punto sullo stato delle ricerche sugli insegnanti da parte della sociologia e dell’economia, e di metterle a confronto in un’ottica il più possibile organica. (...).Il libro di Argentin non si limita però a cercare di fare una sintesi delle ricerche sugli insegnanti, ma si propone anche di mettere in luce i principali nodi problematici di questa categoria di lavoratori. Per esempio, la percezione di essere una categoria in crisi, emergeva già nelle prime ricerche sugli insegnanti italiani, a partire da Le vestali della classe media di Barbagli e Dei, del 1969, (....). Peraltro, mette in evidenza Argentin, questa condizione di perenne crisi produce anche risultati inaspettati. Come ci si potrebbe attendere, molti insegnanti vivono il proprio lavoro con disagio. Innanzi tutto dal punto vista economico: gli insegnanti italiani sono effettivamente tra i meno pagati in Europa (...). Inoltre gli insegnanti italiani, tra i più vecchi d’Europa, sono esposti al rischio della demotivazione e della stanchezza, crescenti soprattutto con l’età, a causa del naturale logoramento fisico, ma anche dei molti cambiamenti nella società e nella scuola. Vi è poi la percezione, assai diffusa di un insufficiente riconoscimento sociale del loro lavoro, che peraltro le ricerche citate da Argentin confermano solo parzialmente. Se questi motivi di insofferenza sorprendono poco, decisamente inaspettata è la soddisfazione che la netta maggioranza dei docenti italiani, in misura maggiore rispetto ai loro colleghi europei, dichiara di provare per il proprio lavoro. Se non si parla di stipendi e di riconoscimento sociale, ma del mestiere di insegnare, gli insegnanti italiani si dichiarano ampiamente gratificati dallo svolgimento della propria attività. Difficile comprendere le ragioni di tanta e inaspettata soddisfazione (...).

Ma la ricerca di Argentin, oltre a fornire molteplici spunti di analisi, si propone anche un terzo obiettivo: fornire indicazioni operative per i ricercatori e per i decisori politici. Sul primo fronte propone di sviluppare ricerche sulla condizione degli insegnanti che abbiano sempre più un carattere (...). Sul piano delle politiche di miglioramento della qualità dell’insegnamento, Argentin propone tre possibili riforme: il riconoscimento delle differenze esistenti tra gli insegnanti; la limitazione della possibilità di cambiare sede di lavoro; la realizzazione di un piano di sperimentazioni controllate  che metta capo a un albo nazionale di buone pratiche, rigorosamente valutate e selezionate, a cui tutte le scuole interessate possano attingere per migliorare la propria attività e far fronte alle sfide sempre più complesse che devono affrontare.

In questo libro, decisamente prezioso per chi voglia comprendere la condizione e i problemi degli insegnanti italiani, forse è proprio quest’ultima parte la più debole. Non già per la maggiore o minore condivisibilità delle proposte, ma perché non appaiono sufficientemente sostenute dal ricco apparato analitico che le precede. (...)

Giorgio Giovannetti

 

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