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Non si tratta, a mio giudizio, di una lettura agevole o spiccia, anche perché tratta di argomenti che il tempo - diciamo - ha ormai sbiadito. È interessante perché rivela aspetti che in generale si ignorano di un personaggio che, volendo o meno, ha condizionato un certo periodo della nostra storia e possiamo dire anche del resto del mondo. Mussolini, nel bene come nel male, ha senza dubbio contribuito a far fare un salto alla storia del Novecento. Infatti, non si può negare che è grazie alla sua azione che la molto probabile rivoluzione comunista in Italia è stata scongiurata. Eppure, è considerato un volgare reazionario di destra dai suoi detrattori per aver inventato il Fascismo. L’esimio studioso tedesco del periodo che ha segnato il Ventennio fascista spiega, invece, come fin dalle sue origini è sempre stato un radicale di sinistra: fonda sindacati, associazioni di conio mancino; è sempre stato un convinto marxista che, tuttavia subisce l'influenza dal pensiero di Niettzsche. Del resto, non c'è da sorprendersi se lo stesso Roberto Gervaso ha incluso Mussolini nel suo repertorio del suo libro dal titolo I SINISTRI. Nolte riepiloga bene l’evoluzione del giovane Mussolini come agitatore, fortemente indottrinato che si ispira alla violenza a partire da Sorel, predicando il potere ai proletari marxisti, esalta le tendenze rivoluzionarie collettiviste; con la sua efficace oratoria aggressiva, si scontra con i socialisti moderati ed assume la direzione dell'AVANTI! Pacifista cambia direzione e viene espulso dal partito. Il suo movimento fa successo; ma la sua origine nasce in Francia nell'ACTION FRANÇAISE di Charles Maurras. Abile manipolatore, pur essendo anticlericale, si allea alla Chiesa che lo considererà un vero salvatore contro i pericoli del comunismo. Il singolare personaggio è imitato non solo in Germania; accumula inizialmente notevole prestigio in giro per il mondo; paga però con la sua trágica fine il fatale errore di quell’ambigua alleanza con Hitler.
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