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Recensioni Esercizi di stile. Testo francese a fronte

Recensioni: 5/5
"Esercizi di stile" è un esilarante testo di retorica applicata, un'architettura combinatoria, un avvincente gioco enigmistico. Tutto vero, però è anche un manifesto letterario (antisurrealista), è un tracciato di frammenti autobiografici, è la trascrizione di una serie di sogni realmente effettuati da Queneau. E perfino un testo politico, nonché un'autoparodia. Questo è quanto emerge dalle riflessioni che Stefano Bartezzaghi ha dedicato a questo libro-capolavoro. E la sua postfazione al volume diventa complementare alla classica introduzione di Umberto Eco, del quale si conserva anche la traduzione. In appendice, presentati per la prima volta in italiano, alcuni esercizi lasciati cadere nell'edizione definitiva, un indice preparatorio e l'introduzione, anch'essa inedita in Italia, scritta da Queneau per un'edizione del 1963.)
4,42/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Francesco
Recensioni: 5/5
Bellissimo!

Testo bellissimo e geniale, davvero stimolante e costruttivo nel proporre tanti modi in cui è possibile raccontare una storia, scriverla o recitarla. L’autore propone “solo" 99 esercitazioni di stile (il traduttore ne aggiunge altre 4), ma potrebbero essere davvero infinite, divertendosi con la lingua e le intenzioni. La maggior parte degli sviluppi che ne emergono sono effettivamente divertenti! Sulla base di queste indicazioni si può lavorare a diversi livelli: penso che sarebbe molto interessante utilizzarlo in tutte le scuole (e forse già avviene, mi auguro), di ogni ordine e grado (già a partire da quella dell’infanzia: mi ricorda infatti testi e manuali come la "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari, o alcuni libri di Bruno Munari), oltre a scuole di teatro, scrittura, ecc. Questa edizione è impreziosita dall’introduzione di Umberto Eco (a dir la verità un po’ difficilotta e noiosa) e da quella di Stefano Bartezzaghi (più interessante e di facile lettura) che permettono di inquadrare, contestualizzare e comprendere al meglio l’opera. Inoltre il testo francese a fronte permette di rendersi conto che la traduzione ad opera di Umberto Eco è in certi casi una riscrittura, non essendo sempre possibile tradurre letteralmente i giochi di parole da una lingua all’altra, quindi tanto di cappello anche al famoso scrittore che ci ha lavorato, offrendoci la lettura di due capolavori in uno!

rigus68
Recensioni: 4/5
Esercizi d'intelletto, in realtà

Queneau (autore del Famoso I Fiori Blu) qui si diverte a compilare ben 99 variazioni di un semplice testo iniziale di poche righe che racconta di un parapiglia tra uno giovane passeggero e altri che affollano un tram in un’ora di punta per assicurarsi un posto a sedere. Su questa breve nota di poche righe è un fiorire di varianti tra le più curiose ed esilaranti dello stesso autore, ma pure impreziosite dalla traduzione (e libera interpretazione) di Umberto Eco. A volte, Eco supera perfino il maestro nell’inventarsi varianti bizzarre dello scritto originale. Alcuni esempi: degli Alexandrins ne fa una variante del passero solitario di Leopardi; gli Ampoulé echeggiano Omero “quando l’aurora dalle dita rosate imparte i suoi colori …; nel Sonnet entra di prepotenza Dante “tanto gentile la vettura pare”; negli Hellénismes si gioca in un greco maccheronico: tra i “petrolnauti fui martire di un microrama in una cronia di katabasi”; poi esplode in un latino bislacco in Macaronique “senatus populusque parisensis sudabant … sol duas horas in coelo habebant descendutus, Sancti Lazari stationem ferroviariam passante davante”. Per concludere con Gastronomique: “dopo un’attesa gratinata sotto un sole al burro fuso, salii su autobus pistacchio dove i clienti bollivano come vermi in un gorgonzola; tra questi vermicelli in brodo v’era una mazzancolla sgusciata”. Ecco un menu di non facile digestione. Sembra una curiosa schermaglia con affondi e colpi inaspettati tra due valenti schermidori, una disfida tra Francia e Italia in cui forse entrambi gli autori sono vincitori. Un tripudio d’invenzioni per il gaudio del lettore. Una pagina al giorno potrebbe levare l’uggia dintorno. Suggerirei massima diffusione, tra i lettori, a parenti, amici e, perché no, anche ai nemici che potrebbero scordare ruggini passate e stringere sincera amicizia.

angelo
Recensioni: 3/5

Ingredienti: un piccolo episodio di vita quotidiana rappresentato in 99 quadri diversi sfruttando prospettive e angolazioni date da figure retoriche, forme letterarie, modalità comunicative, strumenti linguistici, giochi di parole, stili, sensi. Consigliato: a chi vuol esplorare nuovi orizzonti semantici-semiotici-comunicativi-enigmistici, a chi vuol conoscere il significato di sinchisi, omoteleuto, poliptoto, apocope, parechesi, lipogramma.

Gloria
Recensioni: 4/5
Particolare

Libro divertente e geniale, si legge in fretta ed è geniale l’idea di raccontare lo stesso episodio con differenti stili.

lauraa69
Recensioni: 5/5
Esercizi di vita

Una giornata a caso un viaggio in tram...un universo letterario e umano che rivive la stessa situazione.paradossale e bizzarro come la vita. Un grande libro

miubriacodiuniversi
Recensioni: 5/5

Una storia e 99 modi di raccontarla. Nel 1947 l’editore Gallimard pubblica per la prima volta “Exercises de style”, frutto dell’ingegnosa mente dello scrittore, poeta e drammaturgo francese Raymond Queneau. L’opera arriva in Italia edita Einaudi in traduzione di Umberto Eco, che da abile linguista ha dovuto apportare delle modifiche a quella che sarebbe stata la traduzione letterale, in quanto il testo di Queneau era molto legato alla lingua francese, ai suoi giochi di parole e ad un uso creativo delle figure retoriche. “Esercizi di stile” non è altro che la riproposizione in più vesti di un semplicissimo ed alquanto banale racconto: a mezzogiorno, su un autobus affollato, un uomo si lamenta con chi lo spinge di continuo e, non appena trovato un posto libero, lo occupa. Il narratore, due ore dopo, lo rivede da un'altra parte con un amico, che gli dice di far aggiungere un bottone al suo soprabito. Niente di eclatante. Eppure Queneau ci mostra quante infinite possibilità ci siano di tessere una storia, attraverso il suo modo di raccontarla. I titoli di ogni proposta richiamano le varianti stilistiche, i registri linguistici e le figure retoriche! Credo che sia interessantissimo e geniale l’esperimento che quest’autore ha ideato, e aggiungerei: riuscitissimo! Per questa ed altre recensioni, mi trovate su instagram come @miubriacodiuniversi :)

Anna
Recensioni: 4/5

Geniale. Geniale l'idea, il modo in cui è stata svolta, la traduzione in italiano che rende alla perfezione un esercizio difficilissimo. Da avere assolutamente nella libreria!

Ge
Recensioni: 4/5

La stessa storia raccontata in 99 modi diversi... gioco, virtuosismo, riflessione linguistica tutto in un comodo pacchetto gusto Oulipo! Nonostante la storia sia breve e piuttosto insignificante, è divertente leggerne le rielaborazioni creative, per esempio dal punto di vista del soggetto, in vari tempi verbali oppure con lessico volgare o ampolloso; qualcuna è anche un po' snervante, vedasi aferesi e apocope... È interessante anche la vicenda della traduzione italiana, a lungo considerata impossibile per le specificità linguistiche dell'opera. Si deve a Umberto Eco, a quasi quarant'anni dalla pubblicazione dell'originale, una vera e propria riscrittura secondo le regole stabilite da Queneau. Ad esempio Eco sceglie di tralasciare la versione col Loucherbem, gergo francese intraducibile, ma in compenso realizza un lipogramma per ogni vocale, mentre Queneau si era limitato alla lettera E. Poi naturalmente, gli italianismi di Queneau diventano francesismi nel testo di Eco 🙃

Francesca
Recensioni: 5/5

L’idea di scrivere sempre la stessa banalissima storia utilizzando ogni volta uno stile diverso è straordinaria. La traduzione di Umberto Eco sicuramente ha dato un valore aggiunto ad un libro già di per sé geniale. Lettura veloce e divertente. Assolutamente consigliato

Ugo
Recensioni: 5/5

L’ho trovato divertentissimo. Giocare con le parole è dimostrazione che lo stesso pensiero, la stessa frase possono essere espressi in una miriade di modi differenti con risultati molto diversi. Davvero da avere!

Emma
Recensioni: 5/5

Meravigliosa l'idea e la sua realizzazione. Magistrale la traduzione di Eco, che rispetta il testo originale, ma non si limita a riportarlo parola per parola, rendendo la versione italiana ricca quanto quella francese.

Filippo
Recensioni: 4/5

Sempre la stessa breve vicenda, ripetuta moltissime volte, ma sempre con uno stile diverso, opera estrosa e fantasiosa, ottima la traduzione in italiano di Umberto Eco. Quest'opera che propone variazioni sul medesimo tema è consigliata a chi voglia intraprendere una lettura "leggera".

Giovanni
Recensioni: 5/5

Come si evince dal titolo, più che un romanzo, quest’opera è un vero e proprio esercizio di stile. Infatti la stessa storia viene raccontata da diversi punti di vista e con diversi stili narrativi. Molto consigliato il testo a fronte per chi capisce il francese anche se la traduzione di Eco è meravigliosa.

Marco
Recensioni: 5/5

Queneau porta all’estremo l’attenzione stilistica e Eco si conferma inavvicinabile nella magnifica traduzione di esercizî considerati intraducibili. Utilissima la versione con testo originale a fronte per un analisi testuale comparativa

Giorgia
Recensioni: 5/5

Assolutamente geniale! Libro che stupisce, fa sorridere e fa venire voglia di continuare a sperimentare all'infinito!

Mariuolo
Recensioni: 5/5

Leggi Queneau e scopri un genio. “Esercizi di stile” è il più geniale esperimento letterario che mi sia capitato tra le mani, una vera e propria goduria per la mente, una scena di vita quotidiana, banale e insignificante, a bordo di un autobus, raccontata in 99 diversi stili di scrittura, senza mai risultare ripetitiva o meno interessante rispetto alle altre. Queneau ci parla di scrittura, ci fa vedere in quanti modi diversi si può scrivere e ci stimola a trovarne di diversi, mostrandoci semplicemente come si fa. E io, ça va sans dire, accetto la sfida: prendo carta e penna e mi “esercito” a trovarne altri, almeno uno... da aggiungere ai 99. C’è sempre un altro modo per dire le cose. Talento infinito in Queneau. Assolutamente magistrale Umberto Eco che nel tradurlo ne ha ricreato il genio. Aspiranti scrittori, leggetelo!

Maria Grazia
Recensioni: 4/5

Queneau sfida se stesso (e implicitamente esorta il lettore a seguirlo in tale gioco) a un esperimento linguistico e narrativo: raccontare un semplice e ordinario episodio della vita quotidiana ogni volta in modo diverso, sfruttando le potenzialità della lingua e della comunicazione, applicando i vari artifici della retorica, variando lo stile, cambiando punto di vista, auto-imponendosi regole linguistiche e altro ancora. Tutto ruota intorno alla manipolazione di un testo e alla sua riscrittura: se ciò vi interessa e solletica la vostra curiosità questo libro fa al caso vostro. È vero che qualcosa si perde nella traduzione dal francese e può capitare che di fronte allo svolgimento di alcune variazioni apprezziate l’idea alla base ma non la sua realizzazione… e allora (per come me lo immagino io) ecco palesarsi l’Autore che vi porge carta e penna e vi invita a mettervi in gioco... A mio avviso, inoltre, si tratta di un’opera indispensabile in un’aula scolastica in quanto ottimo spunto per divertirsi con la scrittura e una cassetta degli attrezzi per la creatività.

Emir
Recensioni: 5/5

Libro sicuramente estroso e simpatico nell’idea e nella realizzazione. Di veloce lettura, è consigliato a qualsiasi pubblico specialmente a quei giovani che vedono nella scrittura qualcosa di statico e non mutabile: se è vero che esistono infiniti pensieri è altrettanto vero che esistono infiniti modi per comunicarne anche uno solo.

Valentina
Recensioni: 5/5

Un libretto meraviglioso. Illustra come poter dire la stessa cose in 99 modi diversi. Ognuno dei quali divertente e inaspettato. Da non perdere.

Dani Desdemon
Recensioni: 4/5

Scritto poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, questo libro è, per sua stessa natura, senza tempo, divertente oggi come allora. Questa edizione si avvale della traduzione operata dall’illustre Umberto Eco nel 1983 e di un utile ed interessante saggio di Stefano Bartezzaghi, forse il più grande esperto italiano di enigmistica, indispensabile per inquadrare tecnicamente e storicamente l’opera di Queneau. Si può solo immaginare l’impegno che il Professore di Alessandria abbia dovuto affrontare per tradurre un libro interamente basato sulla retorica e sui giochi di parole pensato e scritto per la lingua francese. Eco si è preso molte libertà, assolutamente inevitabili ed indispensabili ma, come afferma lui stesso nella prefazione “Queneau ha inventato un gioco e ne ha esplicitato le regole nel corso di una partita, splendidamente giocata nel 1947. Fedeltà significava capire le regole del gioco, rispettarle, e poi giocare una nuova partita con lo stesso numero di mosse”. Insomma, al prezzo di un solo libro, ci ritroviamo ad ammirarne due, paralleli e speculari, con infinite possibilità di sviluppo e scritti da una coppia di luminari della letteratura, ironici ed intelligenti. Una vera gioia per ogni appassionato. Da leggere lasciando galoppare libera l’immaginazione, un po’ come si faceva da piccoli.

Alessandro Temofonte
Recensioni: 4/5

Raymond Queneau, giocando abilmente con la lingua francese, è stato in grado di architettare questo volume che racchiude la stessa storia ma narrata in innumerevoli modi diversi. Per la versione italiana dobbiamo ringraziare Umberto Eco, il quale ha tradotto queste storie arrivando perfino a scriverne di nuove, in quanto la lingua italiana non si presta come il francese ai giochi tipici di Queneau. Si tratta di un esperimento molto ben riuscito che potrebbe risultare d'aiuto anche per coloro che si cimentano con la scrittura. Consigliato

Paola
Recensioni: 2/5

Mah! L'ho comprato convinta di trovarmi di fronte a narrazioni diverse di una stessa storia, e questo è ciò che ho trovato realmente ma la parola "esercizi" avrebbe dovuto mettermi in guardia! Nella paggior parte dei casi proprio di esercizi si trattava, Costruzioni arzicocolate e prive di qualsiasi utilizzo nella lingua italiana. Senza contare che metà libro è in francese. Insomma un libro da leggere...se avesse avuto la metà delle pagine, e del prezzo!

manus78
Recensioni: 5/5

Geniale e divertente!

Euge
Recensioni: 5/5

Il libro che tutti dovrebbero avere: perché, al di là del piacere personale, stimola la fantasia e la creatività. Geniale l'ideale in sé, e alcune delle variazioni. Poi anche l'autore è umano, e non tutte gli potevano venire bene: però già solo farle, è lodevole. La traduzione a volte lascia a desiderare: si vede che Eco ne ha approfittato per dimostrare che anche lui ha un buon intelletto e non è solo una macchinetta automatica. Però è un testo complicato da tradurre che comunque in lingua originale sarebbe difficile da capire: io per alcuni non avrei saputo proprio come fare, quindi ringrazio Eco, ed è giusto che ci sia anche il testo originale a fronte, per capire l'intenzione di RQ.

angelo
Recensioni: 4/5

Ingredienti: un piccolo episodio di vita quotidiana rappresentato in 99 quadri diversi sfruttando prospettive e angolazioni date da figure retoriche, forme letterarie, modalità comunicative, strumenti linguistici, giochi di parole, stili, sensi. Consigliato: a chi vuol esplorare nuovi orizzonti semantici-semiotici-comunicativi-enigmistici, a chi vuol conoscere il significato di sinchisi, omoteleuto, poliptoto, apocope, parechesi, lipogramma.

Mannaggia
Recensioni: 5/5

Che dire? Un esercizio degno di un genio. Un'opera che ti mette voglia di ripetere gli stessi giochi e perciò lo si capisce Eco, autore di una traduzione capace persino a tratti di superare Queneau. Ma se devo trovare un limite ecco: tra i 99 giochi manca il tautogramma, uno dei miei preferiti. E proprio da poco è uscita una raccolta di tautogrammi che si intitola "21 lettere d'amore", nata per riparare alla omissione di Queneau.

giulia
Recensioni: 5/5

ho scoperto questo libro per caso e ne sono subito rimasta incuriosita. letto tutto d'un fiato, l'ho trovato originalissimo e simpaticissimo. consigliato a chi ama scrivere

Franz
Recensioni: 3/5

Il mio voto é una media perché Queneau merita il massimo ma Eco, il traduttore il minimo. Troppo spesso tradisce il testo originale, ne fa un libro completamente nuovo, forse ugualmente bello ma che non é piú Queneau ma solamente Eco. Ci sono alcuni esercizi che hanno pochissimo in comune con il testo francese. Il traduttore diventa strabordante e si sostituisce all'autore. Meglio leggerlo solo in francese.

Giorgio
Recensioni: 5/5

mi permetto di correggere edo, con cui condivido tra l'altro il parere sul libro, in quanto non si tratta affatto di un nonsense, anzi il senso c'é e si basa (almeno così penso in compagnia di molte altre persone) sulle variazioni Goldberg di Bach. Come queste che sono una serie di 32 variazioni su un unico tema, così gli esercizi di stile sono anch'esse delle variazioni lettererarie e non musicali appunto su di uno stesso tema, ovvero quello che succede nell'autobus. Forse non serve consigliare l'ascolto di bach per la comprensione di questo libro, tuttavia ascoltare le variazioni goldberg eseguite da glenn gloud è sempre un piacere

edo
Recensioni: 5/5

Capolavoro assoluto... un puro nonsense, la stessa storia cambiata stilisticamente in tutti i modi possibili C-A-P-O-L-A-V-O-R-O.

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