Poeta, candidato al premio Nobel per la Letteratura ogni anno a partire dal 2002, Ko Un è una delle figure più importanti della letteratura coreana contemporanea.
Cresciuto durante gli anni più bui dell'occupazione coloniale giapponese, dopo una lunga parentesi trascorsa come monaco buddista, si spoglia degli abiti religiosi per assumere negli anni Settanta la guida della dissidenza sudcoreana contro la dittatura militare, che gli costa spesso lunghi periodi di prigionia. Grande è anche il suo impegno verso la riunificazione nazionale, e nel 2000 fa parte della delegazione ufficiale sudcoreana per il primo storico incontro al vertice a Pyongyang tra i leader delle due Coree.
In oltre quarant'anni di attività ha pubblicato più di 120 volumi tra raccolte di poesie, saggi e altri scritti. Poeta di fama internazionale, è stato invitato a poetry readings in moltissimi paesi del mondo.
Nel 2004 per la prima volta ha partecipato a un convegno sulla poesia in Italia, paese in cui sono state pubblicate unicamente due raccolte poetiche: Fiori d'un istante (Libreria Editrice Cafoscarina 2005) e L'isola che canta (LietoColle 2009).
Sotto: Ko Un nel 1957 all'Accademia dell'Istituto Buddista