Il diavolo è un giocattolaio

Non sono all'altezza di recensire... Non sono un critico né un letterato.. Sono una semplice lettrice.. La storia mi è piaciuta.. È originale, strana, a tratti grottesca, oscura, sicuramente affascinante, non banale. È scritta in modo teatrale.. Hai una grande capacità nell'uso della parola... Leggere è stato come sentire la tua voce quando ti ascolto nei tuoi video. Hai un modo tutto tuo di parlare e scrivere. Coincidono, ti rappresentano. Sei fuori dagli schemi. Ti interessa apparire ma a tuo modo. Vuoi stupire. È come una sfida. La storia del tuo libro è anche questo, una sfida tra il nostro voler essere conformi alla normalità e il nostro lato oscuro, animalesco. Lo abbiamo tutti... Pur cercando l'amore.. Che è presente, sempre, anche nel tuo racconto. Il libro non rientra nel mio genere. Io forse sono più leggera, leggiadra, romantica.. Ma mi è piaciuto e sono contenta di averlo letto. Quando l'ho iniziato ero curiosa di sapere il continuo, così fino alla fine. Ok. Finito. Ho cercato di essere obiettiva e lo sono stata. Da leggere

A tratti inquietante ma anche travolgente in questo libro dai toni forti e grotteschi Stefano Falotico ha superato ogni aspettativa. Il suo solito linguaggio particolarmente ricercato trascina il lettore in un vortice di ansia emotiva e riflessione. La storia di un uomo quasi sprezzante verso una società monotona e ripetitiva, lui sprofondato in una asfissiante solitudine , in una tetra e triste Venezia , su una panchina ogni giorno a leggere un giornale e perdersi nell'immensità del mare, indifferente alla monotonia che lo circonda, finché uno strano uomo viola la sua solitudine,quasi a forza, gli confessa d'essere un assassino, e a riprova gli lascia Delle foto che ritraggono donne squarciate e fugge via.Lui incredulo si chiede perché gli avesse lasciato le foto,pensa di avvisare la polizia ma si ricrede riflettendo sul fatto che avendo quelle foto sarebbe potuto finire nei guai, da lì a poco quell'uomo avrebbe ancora turbato la sua tranquilla solitidune se così la si può definire. Un libro particolare, sicuramente non per bigotti, un libro nel libro , tra le righe stati d'animo e la visione negativa di una società amorfa e monotona. Davvero interessante!