Cuori a spigoli

Un libro decisamente intrigante. Forse dipenderà dalla formula, dalla raccolta di storie brevi che hanno la capacità di trascinare dentro e di impedire di interromperne la lettura se non a capitolo ultimato. Forse invece è più semplicemente perché le storie sono spaccati di autentica umanità, con personaggi solo apparentemente bizzarri. Infatti, che siano carnefici o vittime delle loro passioni, delle loro follie e delle loro disperazioni, sono sempre e soprattutto personaggi veri. Ad ognuno di noi il coraggio di riconoscersi in quelle storie o, quanto meno, di prendere buona nota delle spiccate somiglianze, perché tutti abbiamo le nostre esistenze borderline, tutti abitiamo, abbiamo abitato o abiteremo quelle pagine. Il libro brulica di persone che portano in giro le proprie ferite, i propri “cuori a spigoli”, alla ricerca di qualcosa che, almeno un po', assomigli all'amore. Mi entusiasmano i dialoghi fra i personaggi. E' come se si muovessero sotto una grande lente d'ingrandimento che, parola dopo parola, diviene sempre più potente e mette a nudo le loro anime. Mi viene da pensare ad un'aquila che vede da lontano la sua preda, la scruta e poi, ad ali spiegate, vola a ghermirla. L'autrice ha il potere di trasportare il lettore nel suo volo e, con la sua meravigliosa prosa, di renderlo partecipe di ogni storia. Sembra di essere lì, nell'ombra di una stanza dove si consuma una quotidiana sofferenza, o seduto sulla sabbia mentre è scoppiato un temporale nel cielo e un uragano nei cuori, o su un terrazzo dove ha nidificato un impertinente gabbiano, ecc...