Supernova

Classico film di fantascienza di azione nello spazio profondo, l’equipaggio di un’astronave di salvataggio riceve una richiesta di aiuto da un pianeta vagante. Una storia dove tutto è da scoprire a partire da chi chiede aiuto e dalla scoperta di un oggetto alieno e misterioso. Una buona storia che si vede piacevolmente, anche se non è un capolavoro.

Purtroppo W. Hill verrà, come molti altri ,scoperto dopo la sua morte. Funereo? No realista. Hill è uno dei più grandi politicanti del cinema, i suoi temi sono gli stessi di Ken Loach (maestro indiscusso), ma nessuno pare accorgersene. Fin dal suo primo film L'eroe della strada con C. Bronson, applica il principio della critica marxista, fosse non ortodossa, ma pare nessuna lo sia. La canottiera. Basta questo semplice indumento per indicare il lavoratore manuale, l'operaio. Nel film boxa ai tempi della depressione, l'ultimo incontro, quello su cui lui punta tutto su se stesso,lo vedremo a torso nudo, sta per ricomprare la propria libertà, abbandonando il manager padrone. In Jonny il bello, a parte utilizzare la star per metà film con una maschera deforme, continua il discorso. Quando il protagonista accetterà di farsi operare per poter uscire di prigione, cosà andrà mai a fare per vivere? L'operaio in un cantiere navale, il tempo della galera, sostituito con quello di fabbrica. In supernova tutte le citazioni sono volute, Hill è stato uno dei produttori di Alien, non solo anche la mosca ha un suo peso. Il comandante (Il componenete più anziano del gruppo) muore, morte del padre. IL comando viene preso da un pilota ex tossicomane, il cattivo è bello ed affascinante, la buona è la dottoressa di colore. C'è una miniera, di nuovo lavoro operaio, ormai cimitero. La sequenza finale dove il pilota e la dottoressa, avranno gli occhi spaiati sta a significare secondo me, lo stesso sgaurdo, la stessa visione del mondo. Si preoccupa di lanciare messaggi il vecchio Walt. Sicuramente ho bevuto troppo. Paolo63

Noioso