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Un Vittorini impegnato nella ristrutturazione del concetto stesso di romanzo e letteratura, che individua la città come idea universale del genere umano, dando vita a una delle sue opere migliori.
«Per tutta la vita Vittorini ha professato un'idea di letteratura che interferisse al livello più alto in tutte le attività umane» – Italo Calvino
Pubblicato postumo e incompiuto nel 1969 con la curatela di Vito Camerano e Italo Calvino, Le città del mondo è il racconto di un cammino, di un viaggio inevitabile verso un orizzonte misterioso e sconosciuto, diverso per ciascuno dei protagonisti. In una Sicilia senza tempo si muovono pastori, pupari, sposini, giovani fuggiasche e prostitute ritratti in una peregrinazione senza fine per le città dell'isola, "le città del mondo", ognuno alla ricerca affannosa di qualcosa. Città solo sognate dai personaggi del romanzo, create sotto la spinta dei loro desideri e delle loro aspirazioni alla felicità, rievocate nei loro discorsi immaginari ma sempre osservate da lontano. Un Vittorini impegnato nella ristrutturazione del concetto stesso di romanzo e letteratura, che individua la città come idea universale del genere umano, dando vita a una delle sue opere migliori. Da questo libro Vittorini trarrà anche una sceneggiatura, che nel 1975 diventerà un film con la regia di Nelo Risi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Credere il genere umano perduto e non aver febbre di fare qualcosa in contrario"; da qui l'incedere delle vicende raccontate dalla voce narrante, nonché protagonista del romanzo: Silvestro Ferrauto, alter-ego dello scrittore. Questi, emblema dell'emigrante di ritorno, è colto nell'atto di rivendicazioni legittime: scrollarsi di dosso l'apatia secolare di una società in stallo, sperare in una rinascita collettiva basata su nuove consapevolezze morali, generazionali, culturali., riscattare la miseria, fedele compagna di una Sicilia storicamente vilipesa... "Conversazione in Sicilia" procede con lievi forzature, con immagini allegoriche, annotazioni realistiche, sensazione tangibile del comune destino dell'uomo, riaffermazione inalienabile della cogenza della vita di ogni singolo essere umano, a costo di apparire un demistificatore degli ideali patriottici.
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